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Beni confiscati, “Quer pasticciaccio brutto de contrada Olivola”

Beni confiscati, “Quer pasticciaccio brutto de contrada Olivola”

2 Giugno 2018 | by Enzo Colarusso
Beni confiscati, “Quer pasticciaccio brutto de contrada Olivola”
Politica
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La vasta eco delle affermazioni del vicesindaco di Benevento Serluca tengono banco nel weekend del 2 giugno, festa della Repubblica. Al centro c’è la questione dei beni confiscati a contrada Olivola su cui il Comune aveva dapprima accolto l’invito a farsene carico, siamo nel settembre del 2017, poi ha cambiato opinione asserendo a ragione del mutato orientamento le devastazioni cui capannoni e palazzine sarebbero state oggetto negli ultimi otto mesi, dal settembre 2017 al giugno 2018. Maria Carmela Serluca, probabilmente andando oltre il reale portato di talune affermazioni, parla di criminalità che vince a Benevento e scatena un vero e proprio putiferio. Da Altrabenevento a Libera si chiedono le dimissioni. Il PD è invece più cauto ma non meno duro nelò censurare le parole della Serluca. Lo fa attraverso Floriana Fioretti secondo la quale “talune affermazioni si spingono al di là di ogni più ragionevole tollerabilità, quando con un atteggiamento di lesa maestà si dichiara superficialmente che “ la mafia ha vinto” nel maldestro tentativo di giustificare la impossibilità dell’amministrazione comunale di poter gestire la manutenzione dell’immobile confiscato sul piano finanziario”. Per il PD si tratta di “dichiarazioni incaute ed assolutamente irresponsabili sul piano istituzionale, che determinano solo tanto scoramento e delusione all’interno di una comunità, assolutamente sensibile a certe battaglie valoriali, a difesa della più profonda legalità”. Il sindaco Mastella difende a spada tratta il suo assessore. Liquida come parole in libertà la richiesta di dimissioni.  Intervenendo al nostro tg di ieri sera il sindaco, in maniera spiccia come spesso gli accade, ha sostanzialmente ripetuto un mantra: “le casse del comune impediscono di farci carico di spese ingenti e per le condizioni in cui versa il bene noi non possiamo intervenire, rinforzando il concetto oggi in occasione delle celebrazioni del due giugno. Ad Anteprima 24, che per prima ha rimbalzato le parole della Serluca, ha ripetuto il concetto. “E’ ovvio che quando succedono queste cose vince la mafia. Qualcuno – non certo noi – doveva controllare e così non è stato. E quindi abbiamo fatto il diniego. Se ce lo ridanno in condizioni migliori, lo riprendiamo. Dov’è il problema?” Il problema, è chiaro, lo si risolve andando a vedere cosa c’è dentro quella struttura, se davvero è nelle condizioni terribili di cui parla l’Amministrazione, oppure la situazione è quella che appare dall’esterno e che le nostre immagini hanno chiaramente mostrato; edifici sostanzialmente integri al netto di inevitabili interventi di riattazione. Lo scopriremo solo vivendo e godendo delle giuste autorizzazioni pronti “a ceder lo passo” se avremo sbagliato.

 

 

 

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