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Benevento| Sull’Ato si spacca il PD

Benevento| Sull’Ato si spacca il PD

23 Giugno 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Sull’Ato si spacca il PD
Politica
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La vicenda Ato rischia di segnare il definitivo tracollo del Pd sannita. La decisione, a quanto pare inaudita altera parte, di Valentino e Barone e cioè quella di dare il loro via libera alla nomina di Luigi Fusco in qualità di direttore generale, a quanto pare, non è stata recepita in modo positivo dai consiglieri Ato del Partito Democratico e dal presidente del partito Insogna che in una nota a firma dello stesso Insogna e di Vito Fusco, Fabrizio D’Orta, Antonio Panarese, Michele Napoletano, hanno espresso la loro perplessità per quella che considerano una fuga in avanti del segretario imputando l’attuale fase di stallo all’immobilismo e alla inattività della vita dell’Ato negli ultimi mesi. “Auspichiamo  che il governo di questo importante Ente possa essere esercitato in modo solidale, condiviso e responsabile con l’apporto costruttivo di tutti gli eletti”, una puntualizzazione che la dice lunga sullo stato di malessere che serpeggia. Il sospetto che il duo Valentino-Barone abbia cercato una via d’uscita per evitare il commissariamento anche aprendo al centrodestra è, probabilmente, condiviso da Insogna e compagni. Valentino, però, sgombra il campo da dubbi.  Dice di avere appreso dai media la notizia che vi sia stato un accordo tra PD e Mastella per quanto riguarda l’Ato e sconfessa questa che considera una notizia non vera.  “Il Partito Democratico sannita non ha siglato alcun accordo con forze politiche diverse da coloro che hanno condiviso e sostenuto  il progetto e programma alla elezione all’ATO rifiuti”, dice Valentino, che assicura come il PD “non ha modificato nulla in termini di intesa politica, anzi ne ha difeso le ragioni degli eletti anche in sede giudiziaria nei confronti di chi  ne ha impugnato l’esito con ricorso al Tar ed i cui esiti sono ben noti a tutti. Valentino ricorda come proprio nell’ultima riunione della direzione provinciale del PD, non si sia discusso “di fare intese con Forza Italia o con pezzi dei berlusconiani. L’unica cosa che è stata sempre sostenuta era la necessità  di far partire l’Ato rifiuti evitandone il commissariamento, così come altri enti sovracomunali”.Il segretario del PD sannita difende la scelta della presidente Tozzi di nominare un direttore generale proprio per evitare il commissariamento che avrebbe mortificato tutto lo sforzo di questi mesi. Sulla vicenda interviene anche Diego Ruggiero, dirigente locale e provinciale del Partito Democratico che invoca chiarezza su tutta quanta la vicenda. “All’ultima direzione provinciale dell’11 giugno, fui tra coloro che convennero sulla necessità di uscire da questa fase di stallo dell’ATO rifiuti, esprimendo anche dubbi sull’alleanza. Fui anche concorde e sostenitore della necessità di audire i componenti consiglieri dell’ATO eletti con PD, nella speranza di trovare una soluzione condivisa all’empasse. Oggi, dopo dieci giorni, invece della riunione auspicata, mi ritrovo con un documento dalle buone intenzioni ma che costituisce a tutti gli effetti una fuga in avanti. A ciò si aggiunga un elemento di distonia: la firma a titolo personale di tale documento di Michele Napoletano che pubblicamente si è da tempo allontanato dal PD. Forse è un rientro per fatti concludenti?”

 

 

 

 

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