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Benevento| San Nicola, il ginepraio delle perplessità

Benevento| San Nicola, il ginepraio delle perplessità

21 Agosto 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| San Nicola, il ginepraio delle perplessità
Politica
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Clemente Mastella domani in città per prendere in mano direttamente la questione legata al ponte San Nicola e a tutte le altre presunte o concrete criticità delle strutture cittadine. Il sindaco, come antricipato, ha deciso di rientrare due giorni prima dalle vacanze e assumere il controllo della situazione. Nella mattinata di domani prima il sopralluogo al ponte per prendere visione di quello che è stato scritto nella perizia e che lo ha indotto alla decisione di chiudere l’infrastruttura, poi a mezzogiorno conferenza stampa e successiva riunione di giunta. Intanto nel referto dell’ingergner Perlingieri, come riporta nell’edizione odierna il Sannio Quotidiano, si parla di ossidazione dei ferri d’armatura e di infiltrazioni d’acqua, il che aumnenta la percezione dello sconcerto per un’opera restituita alla città due anni fa e che senza i fatti di Genova non sarebbe stata monitorata e non avrebbe condotto alla “diagnosi” stilata dall’ingegner Perlingieri. Più passano i giorni e più aumentano le perplessità.

Occorre, allora, ripercorrere le tappe di questa vicenda a partire dalla fase prealluvionale.  La passata amministrazione Pepe avviò con fondi comunali pari a quasi 120mila euro prima dell’alluvione del 2015  interventi di manutenzione tesi al rifacimento della sede viaria, dei guardrails dei marciapiedi e del sistema di irregimentazione delle acque piovane. A lavori in corso intervenne l’alluvione e i lavori si concentrarono sul terrapieno verso Capodimonte che soffrì del cedimento delle gabbionate. Per questi interventi, che riguardarono il terrapieno e non il ponte, l’Amministrazione Pepe propose un progetto per circa 250mila euro alla gestione commissariale che lo approvò e lo finanziò. Fu probabilmente la stessa struttura commissariale ad hoc ad affidare i lavori di messa in sicurezza a partire dall’agosto del 2016, lavori eseguiti in tempi celeri e che portarono alla restituzione del ponte alla fruibilità nel dicembre dello stesso anno. Nel novero di quegli interventi nessuno dei tecnici rilevò le criticità attestate oggi in merito al ponte che per la gravità della situazione è stato chiuso alla circolazione. Se lo stato dell’arte è quello riferito dal Sannio Quotidiano le perplessità e forse anche i timori finiscono per moltiplicarsi.  

 

 

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