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Benevento| Odi et amo, De Caro e l’universo del PD sannita

Benevento| Odi et amo, De Caro e l’universo del PD sannita

17 Settembre 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Odi et amo, De Caro e l’universo del PD sannita
Politica
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La Festa dell’Unità a Telese Terme con il, segretario Martina ospite nella giornata di sabato. Sarà di certo l’occasione per comprendere quale sarà l’orientamento del partito nell’immediato futuro e quindi comprendere se il 2019 sarà l’anno del congresso e quello nel quale comprendere meglio quale sarà l’impostazione da dare ad un partito in cerca disperata di autore. La tre giorni telesina servirà anche a questo e a capire se davvero l’azzeramento chiesto da Orfini e liquidato dai quadri dirigenti attuali del partito sia davvero una opzione salutare per il partito. Non la pensa così De Caro che non la considera una priorità del partito. “Andiamo invece avanti con il percorso deciso nel corso dell’ultima Assemblea nazionale nel fare il congresso prima delle Europee, penso tra gennaio e febbraio”, l’opinione dell’ex sottosegretario di Renzi e Gentiloni. De Caro e il partito sannita. Umberto è in volontaria contumacia, che non vuol dire però abiura del suo ruolo di riferimento all’interno del partito.

E’ vero d’altro canto che la sua attenzione è rivolta altrove, ad Avellino per esempio, e che a Benevento ha allentato la presa concedendo al partito quegli spazi di manovra che lo si accusava di non concedere negli anni passati. Molto ha inciso la sconfitta elettorale del 2016 che ha segnato una fortissima divaricazione tra l’Avvocato e quella base di consenso che si riteneva lo zoccolo duro del partito e del suo notabilato e che è franata andando ad infoltire le schiere di Mastella. Una mazzata alla quale il PD, tutto impostato su crismi di pura gestione e conservazione del potere e al quale lo aveva addestrato proprio il Capataz, non ha saputo contrapporre alcuna contromisura. Tutto questo ora pone ai dirigenti del PD l’onere di imbastire un’azione politica di cui non sembrano essere in grado di sorreggerne il peso. In sintesi: De Caro ha lasciato un vuoto di potere e le conseguenze sono l’afasia e la paralisi in termini di iniziativa politica e tutto lascia ipotizzare che anche per le provinciali e la scelta del portacolori l’atteggiamento “epicureo” di Umberto non sarà differente.

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