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Benevento| Mastella alla sua maggioranza: “scontri tribali portano fuori dalla maggioranza”

Benevento| Mastella alla sua maggioranza: “scontri tribali portano fuori dalla maggioranza”

13 Settembre 2019 | by Enzo Colarusso
Benevento| Mastella alla sua maggioranza: “scontri tribali portano fuori dalla maggioranza”
Politica
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Potremmo definirlo, con espressione forzata, “totoconsigliomercato”. La bagarre che è ufficialmemte iniziata a Palazzo Mosti presuppone, in maniera abbastanza chiara, la volontà di inaridire i gruppi mastelliani della Lista e di Noi per Mastella a vantaggio di nuove formazioni tutte, più o meno, agguerrite sul piano delle rivendicazioni di cadrega. Perchè è initile girarci intorno: dietro tutto questo bailamme ci sono precise ragioni di riposizionamento politico e la volontà per molti di proporsi per le prossime tornate elettorali del biennio adveniente. Pura cadrega, poco spazio a motivazioni di carattere etico o addirittura di nobiltà politica. Taluni guardano alle Regionali, talaltri a guadagarsi la pole position per le amministrative del 2021, altri ancora a posizioni di piccolo cabotaggio ma comunque utili per le loro ambizioni. Prendiamo il Gruppone che è nei piani del duo Sguera Scarinzi. La connotazione è politica, la via per la composizione è farraginosa. Aversano, Paglia, Feleppa e poi Saginario e Callaro, su cui in qyuesto momento si esercitano le pressioni maggiori, traccheggiano e prendono tempo assicurando per poi fare matcia indietro il loro sostegno. Mastella è alle prese con una maggioranza mai tanto mordace e affamata di visibilità, una maggioranza in cui sembra che primeggino gli aggregati provenienti dalla staccionata opposta, quella, opposizione tale solo sulla carta ma totalmente assente nella realtà, fatte le debite sporadiche eccezioni. Il sindaco non appare particolarmente ispirato. Il doppio tavolo su cui sta puntando le sue fiches lo impegna parecchio e forse ne sente il peso eccessivo anche alla luce della cangiante parabola della politica nazionale. E tuttavia sbotta. In una nota mette tutti in riga.  “Prendo atto con rammarico che continuano a registrarsi incomprensioni e dichiarazioni che troppe volte superano il limite del garbo e del rapporto di solidarietà umana e politica. Ho sempre ascoltato pazientemente l’opinione di tutti, e in modo particolare quella dei consiglieri di maggioranza, ma a questo punto ritengo che ognuno debba rientrare nel proprio ambito evitando dichiarazioni inutilmente polemiche e che danno l’idea di scontri tribali assolutamente inaccettabili. Insomma, va messo un punto e accapo a questa situazione. Per questo motivo sto già ascoltando tutti i consiglieri e chi si attiene a questa regola è nel perimetro della maggioranza, mentre chi non vi si attiene è fuori. Il che ovviamente non significa non ci debba essere dialettica, ma semplicemente che occorre evitare spropositi, parole eccessive e fuori luogo e inopportuni motivi di rancore, perché questo andazzo non è più accettabile”. Ipse dixit. Basterà a palacare i bollenti spiriti? E’ lecito nutrire qualche perplessità.

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