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Provincia, la maggioranza si sgretola: in quattro votano contro la maggioranza. Di Maria avvia il “repulisti”

Provincia, la maggioranza si sgretola: in quattro votano contro la maggioranza. Di Maria avvia il “repulisti”

31 Dicembre 2019 | by redazione
Provincia, la maggioranza si sgretola: in quattro votano contro la maggioranza. Di Maria avvia il “repulisti”
Politica
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Il 31 dicembre 2019 non sarà ricordata come una data fausta dal Presidente della Provincia di Benevento Di Maria. Dopo avere sostenuto il non facile contraddittorio con il Vicepresidnte della Regione Bonavitacola per il santacrocese è toccata anche la patata bollente di una maggioranza alla Rocca che da oggi, forse, non ha più. I consiglieri Domenico Parisi, Luca Paglia, Claudio Cataudo e Lucio Mucciacciaro formano un nuovo gruppo consiliare e di fato mandano in frantumi la maggioranza. Alla Rocca si è scatenato un vero e proprio confronto, assai aspro, tra i quattro e il resto della fu maggioranza, con Bozzuto e Mucciacciaro sugli scudi. I neodissidenti non hanno inteso appoggiare la maggioranza votando contro su provvedimenti ritenuti strategici e di vitale importanza. In particolare il potenziamento della palificata sulla strada Fondo Valle Isclero in direzione Valle Caudina a servizio dell’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti; il miglioramento dell’alveo fluviale a Pantano di Benevento e di quello del Titerno; alcune strade provinciali nel comune di San Giorgio la Molara con la messa in sicurezza dei movimenti franosi, nonché delle procedure amministrative di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade provinciali secondo il dettato della Regione Campania. Altri interventi riguardavano l’utilizzo di somme a disposizione ed economie di mutui pari complessivamente circa 1,3 milioni di Euro destinati per l’edilizia scolastica: Istituto Industriale di Benevento, Istituto Medi di San Marco dei Cavoti e Alberghiero di Montesarchio.

Altre opere riguardavano il sito di stoccaggio rifiuti di Casalduni. Altri 600 mila Euro di stanziamento regionale erano messi a disposizione dei comparti stradali in cui è suddiviso il territorio provinciale, mentre 100mila Euro erano destinati per il Ponte Janare tra Guardia Sanframondi e San Lupo. Insomma, per Di Maria il cenone che lo attende non sarà particolarmente digribile. Già ha fatto sapere che si assumerà l’onere di approvare e mettere in atto tutte le procedure tecnico-amministrative, assumendosene le relative responsabilità, per trovare soluzioni e scongiurare questi gravissimi danni al territorio in conseguenza di questa espressione di voto. Poi le contromisure. Ai “congiurati” Di Maria sottrae ogni delega in loro possesso, “detronizza” Parisi dal ruolo di suo vice, elimina Cataudo dal ruolo di rappresentante presso l’Upi nazionale e l’Upi regionale. Un terremoto di cui però si avevano avute avvisaglie nell’altra riunione, quella del 27, quando Lombardi e Carofano avevano messo una toppa alle “incongruenze” della defunta maggioranza decidendo di astenersi proprio sulla questione Samte. Non è che proprio Samte sia alla base della fronda che lascia Di Maria con soli quattro seguaci?

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