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Benevento| Crisi politica, un patto di lealtà per convincere Mastella a restare

Benevento| Crisi politica, un patto di lealtà per convincere Mastella a restare

12 Febbraio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Crisi politica, un patto di lealtà per convincere Mastella a restare
Politica
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Undicesimo giorno di crisi a Palazzo Mosti. Mastella valuta tutte le variabili possibili. Sulla sua scrivania le dimissioni: confermarle significherebbe rompere il fronte e andare a votare. Con quali prospettive? Proviamo ad immaginare gli eventuali scenari. Il voto anticipato gli consentirebbe di cogliere impreparato il resto del mondo, liberarsi della cappa asfissiante degli “arraffoni” e porsi agli occhi dell’elettorato come la vittima di se stesso, della sua leggenda di dispensatore di clientele non più proponibili. “ASvrei voluto bene amministrare, non me lo hanno consentito”, potrebbe essere il manrra elettorale. Un po poco per imbastire un discorso credibile ma Mastella è “zoon politicon” E’ pur sempre un rischio, nel senso che la storiografia politica è piena di “carneadi” capaci di sconfiggere candidati fortissimi e supergettonati alla vigilia. Un caso su tutti è Churchill che vince la guerra ma perde le elezioni. Paragone assurdo ma a testimoniare che la sicurezza di vincere non appartiene alla casistica elettorale al 100%. Seconda opzione: Mastella non decide di dimettersi e prosegue. Farebbe il gioco della quasi totalità dei consiglieri che di tornarsene a casa non vogliono neppure sentir parlare. Circola un documento a firma di 17 consiglieri, che doverebbe costituire la base di un patto di fine consiliatura solido e leale, senza pregiudiziali, senza pressioni e che prevede, cosa più importante, che alla scadenza naturale della consiliatura in blocco si sostenga la ricandidatura del sindaco dimissionario. Una “clausola” che Mastella esigerebbe come non negoziabile ma che costituirebbe la fine delle velleità di coloro che hanno creduto prossima la loro chance di successione. In sostanza, quasi tutti da Quarantiello ai Cittadini di Mosè, ai pattisti del trio Scarinzi, Sguera, Aversano marciano in direzione della blandizie nei confronti del sindaco, dell’opera di persuasione. Cosa deciderà Mastella non si sa ma per entrambe l’alea resta alta e solo il suo acume potrà supportarlo nell’ora delle “decisioni irrevocabili”.

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