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Crisi politica, Lonardo: Salvini responsabile dello sfascio del centrodestra

Crisi politica, Lonardo: Salvini responsabile dello sfascio del centrodestra

16 Febbraio 2020 | by redazione
Crisi politica, Lonardo: Salvini responsabile dello sfascio del centrodestra
Politica
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De Luca a Telese per chiudere Falanghina Felix. Bocche cucite per quello che concerne la crisi in atto. Il presidente della Regione glissa sulle domande più prettamente politiche e non ci si sarebbe aspettato molto di più, ma al suo posto parla la senatrice Lonardo che in questo particolare momento politico appare assai loquace e si erge a protagonista laddove il marito pondera il da farsi e stringe patti con il centrosinistra da Roma a scendere giù “per li rami”. Sandra Lonardo attacca a testa bassa Salvini, reo di avere posto il veto, personale e politico, su Mastella. “Il leader della Lega non rispetta la parola data”, lasciando intendere il dietrofront del Carroccio su Caldoro che ha scompaginato il quadro politico, ma anche la pregiudiziale sullo stesso sindaco Mastella, “e chi non rispetta la parola data è un uomo da poco, un “quaquaraquà”, dice Sandra Lonardo citando Sciascia, per cui dove c’è lui non ci siamo noi, se c’è lui nel centrodestra noi non ci saremo”. Parole assai eloquenti che sanciscono l’attuale contingenza. A Benevento la situazione per la Senatrice di Forza Italia, ma ancora forse per poco, è lapalissiana. Non dice nulla di più di quello che si sa me da appuntamento a tra qualche giorno per svelare l’arcano di questa crisi che, stando a quanto sta maturando, appare già scritto. E d’altra parte la stessa Sandra è più realista del re. “Salvini ha spaccato il fronte, ergo ogni altra direzione è legittima e merita di essere presa in seria considerazione”. Casa Mastella ha direzionato la propria bussola, il PD anche. E visto che la crisi a Benevento evolve verso una clamorosa liaison ora non c’è che attendere che si plachino le tardive pulsioni antimastelliane di alcuni settori del partito. Ma se per Enrico IV Parigi val bene una messa, per alcuni dem è Napoli a valere bene una candidatura e allora non resta che attendere l’interpartitico di martedi e la direzione del partito e vieppiù il silenzio di Umberto che mai come in questa circostanza è cantatore.

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