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Mes, Mastella attacca il M5S: “Restano ideologicamente perversi”

Mes, Mastella attacca il M5S: “Restano ideologicamente perversi”

15 Aprile 2020 | by Enzo Colarusso
Mes, Mastella attacca il M5S: “Restano ideologicamente perversi”
Politica
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Clemente Mastella, dal suo letto di dolore a causa di una persistente lombosciatalgia che lo affligge, torna alla carica dopo la breve parentesi pasquale di silenzio che aveva spiazzato tutti, specialmente il popolo del web. Il sindaco torna a valanga attaccando i “No Vax” e il Movimento 5 Stelle e lo fa attraverso il canale istituzionale del Comune, non il viatico canonico per esprimere opinioni politiche, ma in questo momento di marasma non è materia per sofismi. Mastella è perentorio. “Dopo questo drammatico terremoto virale c’è da augurarsi che anche la politica manderà al diavolo incompetenti ed incapaci. I 5 Stelle sono tra questi”. Non male come ritorno all’invettiva politica. Mastella incalza. Oggi, che tutti aspettiamo il vaccino loro hanno preso voti e candidato assertori del No Vax, il che sa dell’incredibile! E se ci mettiamo anche l’ostinazione nel dire di no al Mes, strumento finanziario con cui, a tasso zero, garantito dalla Bce, possiamo recuperare 35 miliardi per strutture sanitarie il quadro è completo. Questi 5 Stelle restano ideologicamente perversi. Finanche Grillo ne ha preso le distanze”. Poi è sarcastico col ministro degli Esteri definito, “el nigno di Pomigliano”, che mostra muscoli che non ha, fa capricci, e così ammazza il Paese. E lo sfida Mastella a provocare una crisi di Governo. “Se così fosse, si faccia un Governo di emergenza e poi si vada al voto”. Loda addirittura Berlusconi, il sindaco,“che ha effettuato al riguardo un generoso distanziamento politico anche dai suoi alleati” e il PD, incredibile dictu, di cui evidenzia la presa di posizione. Affermazioni assai dure che però non riscuotono la replica dei diretti interessati che preferiscono non replicare all’affondo mastelliano. Da registrare solo un intervento dell’On Maglione che attacca la Regione, a suo avviso dimentica del Sannio, ma molto presente quando si tratta di autorizzare il sito di compostaggio di Sassinoro. “Qualcosa non quadra, dice il parlamentare airolano, “siamo alla presenza di un sito doppione rispetto a quello che la stessa Regione ha previsto nello Stir di Casalduni e ubicato a monte dell’invaso di Campolattaro dove, sempre la Regione, intende investire centinaia di milioni di euro per la potabilizzazione. Soldi buttati, conclude Maglione, se si considera il rischio di inquinamento che un guasto dell’impianto potrebbe arrecare, una vera e propria follia a spese dei cittadini”.

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