breaking news

Sant’Angelo dei Lombardi| Lavori all’ospedale “Criscuoli”, Romei (L’Irpinia è Adesso) chiede lumi all’Asl

Sant’Angelo dei Lombardi| Lavori all’ospedale “Criscuoli”, Romei (L’Irpinia è Adesso) chiede lumi all’Asl

12 Maggio 2020 | by Redazione Av
Sant’Angelo dei Lombardi| Lavori all’ospedale “Criscuoli”, Romei (L’Irpinia è Adesso) chiede lumi all’Asl
Politica
0

“L’emergenza dettata dal Covid 19 ha messo a nudo le carenze del sistema sanitario irpino, laddove, pur essendo nella Fase 2, l’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino vive ancora fasi di sovraccarico di lavoro, soprattutto a causa del focolaio arianese, ancora non debellato. Le aree interne dell’Irpinia, di fronte all’emergenza, hanno riscontrato ancor più le carenze dei presidi ospedalieri, frutto della politica sanitaria degli anni passati. A seguito delle richieste e del grido d’allarme sollevato da più parti, sulla necessità di prevedere anche al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi un reparto per ricoveri di malati Covid 19, il 30 marzo u.s., con delibera numero 458, lavori di somma urgenza, si procedeva all’aggiudicazione dei lavori per la predisposizione del reparto che prevede n.4 posti di terapia intensiva e n.2 posti di terapia sub-intensiva”. Lo scrive in una nota Gennaro Romei, componente dell’associazione politico culturale “L’Irpinia è Adesso”.

“Nel frattempo – continua – sia da parte di diverse Amministrazioni Comunali, che da Associazioni di Volontariato e gente comune veniva lanciata una raccolta fondi da destinare all’Ospedale Criscuoli. Ad oggi i lavori non sono ancora stati ultimati. Alla luce di quanto suesposto e per rispondere alle continue sollecitazioni pervenute al Movimento l’Irpinia è Adesso, chiediamo ai vertici dell’ASL di conoscere:

1. La data di ultimazione dei lavori;

2. i criteri della scelta e il relativo fabbisogno del personale medico e paramedico da impiegare;

3. l’importo dei fondi raccolti attraverso le donazioni e la loro destinazione.

L’Irpinia ora più che mai, ha bisogno di risposte certe e di ripensare alla programmazione di un sistema sanitario differente, con investimenti e criteri di lungimiranza, su base provinciale e regionale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *