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Maraia scrive a De Luca: garantire i vaccini al personale scolastico che opera fuori regione

Maraia scrive a De Luca: garantire i vaccini al personale scolastico che opera fuori regione

7 Marzo 2021 | by Redazione Av
Maraia scrive a De Luca: garantire i vaccini al personale scolastico che opera fuori regione
Politica
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“Ho inviato una lettera al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca perché si garantisca la vaccinazione al personale scolastico che opera fuori regione. I dirigenti scolastici, infatti, redigono le liste dei soggetti aventi diritto alla vaccinazione ma non sono competenti per coloro che prestano servizio fuori regione, che si trovano così impossibilitati ad avere la prestazione sanitaria a cui hanno diritto”. Lo scrive il deputato irpino del M5S, Generoso Maraia, che interviene sulla problematica dei vaccini al personale scolastico in servizio fuori regione.

“Anche se il personale scolastico rientra tra le categorie individuate dal Piano Strategico per la vaccinazione contro il COVID-19 come prioritarie, si è creato un dubbio interpretativo su quei soggetti la cui regione di residenza è differente da quella in cui svolgono la docenza, soprattutto per i pendolari. La questione è stata risolta grazie ad una decisione della Conferenza delle Regioni che, nella seduta del 20 febbraio 2021, ha stabilito che è “necessario che ogni Regione sia messa nelle condizioni di poter garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti ed assistiti, indipendentemente dalla Regione in cui prestano servizio”. Non è quindi rilevante la Regione nella quale si lavora, ma con il termine “assistiti” si garantisce il diritto all’inoculazione a tutto il personale residente nella Regione.

Mi auguro che il Presidente De Luca si adoperi perché tutti gli enti sanitari regionali si adeguino e garantiscano la vaccinazione al personale docente residente che opera fuori regione in modo da integrare il registro degli aventi diritto con i soggetti in questione, ad esempio utilizzando l’istituto dell’autocertificazione come avviene in altre regioni.

Non è accettabile che, a causa di una problematica di carattere burocratico, si corra il rischio che numerosi soggetti pronti a vaccinarsi possano desistere o addirittura vedere il loro diritto negato”.

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