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Benevento| Crisi Civico, Fausto Pepe auspica il ritorno al dialogo

Benevento| Crisi Civico, Fausto Pepe auspica il ritorno al dialogo

8 Maggio 2021 | by Enzo Colarusso
Benevento| Crisi Civico, Fausto Pepe auspica il ritorno al dialogo
Politica
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Torna a far sentire la propria voce Fausto Pepe. Il sindaco del decennato si esprime a proposito della crisi ormai apertasi in tutte le sue forme all’interno di Civico 22. Questa mattina la decisione, per moltissimi versi per nulla a sorpresa, dell’abbandono di Pasquale Basile che si è dimesso dalla carica di segretario politico in aperto dissenso con la linea del presidente Moretti e a cui fa seguito la defezione dei fedelissimi di Pasquale, defezione che si esaurirà con la totale uscita di scena della sinistra di Civico. Un caso politico ovviamente da esaminare e al quyale cerca di dare il suo contributo Fausto Pepe. Per il quale il sentimento predominante è quello del rammarico.  “Civico 22 in questi due anni di vita è risultato cosa diversa da tutte e non solo perché creatosi essenzialmente in ambienti vicini al terzo settore, ma soprattutto perché ha, e dovrebbe ancora avere, l’ambizione di dare voce ad un nuovo modo di concepire e quindi di vivere la città. I laboratori di discussione, la ‘scuola di formazione politica e la elaborazione di proposte programmatiche nuove e partecipate sono un patrimonio della città che non deve essere disperso. Se oggi questo centro sinistra allargato, del “cambiamento”, in un momento così difficile e particolare, pensa di poter liberare la città da Mastella, lo deve soprattutto alla opposizione di poche associazioni, di pochissimi consiglieri comunali, di qualche esponente di partito, e anche a Civico22 che ha messo in campo entusiasmo e idee di numerosi giovani, donne e uomini, che si sono sentiti coinvolti da questo movimento. Inutile dire che questo è un grande merito, e va dato soprattutto ad Angelo Moretti, e poi ai tanti militanti. Se poi lungo il percorso ci sono stati degli “errori”, questi sicuramente non superano la bontà e la forza del progetto messo in campo.  Il ‘governo’ di Mastella, con le sue distorsioni, va quindi combattuto da una coalizione unita, senza divisioni inutili e dannose. Anche il programma sin qui immaginato dalla coalizione di centro sinistra e associazioni è un buon inizio, e va sicuramente integrato e forse rivisto in qualche aspetto. Inutile dire che alcuni nodi amministrativi vanno definitivamente sciolti, tipo la questione delle finanze dell’Ente e la relativa gestione economica, piuttosto che quella delle tante vicende amministrative poco chiare (il piano periferie, l’intervento di Piazza Risorgimento, la gestione delle acque potabili e del tetracloretilene, etc.) che il governo Mastella ha prodotto in questi anni. Non sono protagonista di questa partita, e neppure ho ruoli politici tali da determinare scelte, peraltro non ho mai preso parte al tavolo di centro sinistra, ma sento il dovere di affermare che la Città vuole e merita una alternativa seria e credibile al degrado attuale, e che c’è la necessità di vedere in questa coalizione un vero  “cambiamento”, e per questo bisogna considerare le ragioni di tutti i soggetti politici coinvolti. C’è ancora tempo per rimediare a vari e reciproci errori, e spero che ognuno metta da parte i propri egoismi, nell’interesse generale e superiore da raggiungere”.

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