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Voto disgiunto, Abbate: scelta poco saggia

Voto disgiunto, Abbate: scelta poco saggia

14 Settembre 2021 | by Enzo Colarusso
Voto disgiunto, Abbate: scelta poco saggia
Politica
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La questione del voto disgiunto e le legittime preoccupazioni di Mastella. Dal palco di Piazza Roma il sindaco ha, infatti, tuonato contro chi ne persegue i vantaggi, segno evidente che qualche segnale a Mastella è arrivato circa la  presunta affidabilità dei colonnelli a capo delle liste più importanti delle dieci che compongono il bouquet a sostegno della sua candidatura. Uno di quelli assenti, per motivi più che giustificati, a Piazza Roma è il consigliere regionale Gino Abbate che insieme a Gianfranco Ucci è a capo della lista più agguerrita e per questo, forse, la  più svincolata da logiche di ferma appartenenza a Mastella. Ovviamente Abbate si dice estraneo ad ogni tentazione di frondismo interno ma le parole chiocce del Primo Cittadino non possono e non debbono essere lasciate inascoltate. Per Abbate sarebbe controproducente fare battaglie personali in antitesi all’interesse generale benchè non escluda che il  rischio possa essere effettivo.

Nel frattempo da parte mastelliana si replica con sarcasmo alle parole pronunciate ieri da Moretti in conferenza stampa. “L’imprenditore della carità interessata Moretti dimentica che l’attuale primo cittadino ha creato una classe dirigente che ancora oggi dice la sua nel panorama politico locale, regionale e nazionale” e a proposito di tradimenti si citano i ‘figli’ che hanno tentato, invano, di uccidere il Conte Ugolino”. Citazione (ndr) che ci appare forse imprecisa visto che “Anselmuccio suo” muore col padre e non lo uccide e nemmeno lo tradisce… ma forse l’estensore del comunicato ha chiavi di lettura filologiche superiori.

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