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Santanelli, “Città che sale” FdI: Mastella faccia chiarezza sui conti del dissesto del Comune

Santanelli, “Città che sale” FdI: Mastella faccia chiarezza sui conti del dissesto del Comune

21 Settembre 2021 | by Enzo Colarusso
Santanelli, “Città che sale” FdI: Mastella faccia chiarezza sui conti del dissesto del Comune
Politica
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Questione Osl. La portavoce del circolo “La città che sale” di Fratelli d’Italia Ida Santanelli chiede al sindaco Mastella di fare chiarezza sui conti del Comune. Di seguito la nota stampa.

“La relazione che l’OSL (Organo Straordinario di Liquidazione) ha inviato il 15 settembre al Ministero dell’Interno e alla Prefettura di Benevento suscita qualche dubbio sulla effettiva necessità di dichiarare il dissesto da parte del Sindaco Mastella e il legittimo sospetto che si sia trattato di una decisione prettamente politica, finalizzata a scaricare le proprie responsabilità amministrative sulle precedenti amministrazioni, facendone pagare le conseguenze ai creditori dell’Ente e alla comunità beneventana. Da mesi leggiamo dei turbolenti rapporti tra il Sindaco e la Commissione Straordinaria di Liquidazione- nominata dal Ministero dell’Interno in seguito alla dichiarazione di dissesto fatta dal Sindaco nel 2017- i cui componenti sono stati addirittura accusati da Mastella, durante il consiglio comunale del 22 luglio u.s., di non fare il proprio dovere. Non stupisce, dunque, la conseguente relazione dei funzionari ministeriali che in 20 pagine hanno evidenziato le innumerevoli difficoltà poste dall’Amministrazione comunale per impedire/ritardare il regolare e celere svolgimento delle loro attività, al punto che, a distanza di 4 anni dalla dichiarazione di dissesto, non è stato possibile neanche quantificare l’importo complessivo dell’indebitamento dell’Ente. Peraltro già nei mesi scorsi pare che i componenti dell’OSL avessero inviato una nota ai consiglieri comunali per allertarli sugli impedimenti riscontrati nella definizione della procedura di dissesto. Dalla lettura della relazione emerge che, contravvenendo alle indicazioni del Testo Unico degli Enti Locali, ai funzionari ministeriali non sono stati riservati locali e ambienti idonei allo svolgimento della loro attività e non è stato neanche assegnato il personale necessario e di provata esperienza professionale per poter collaborare, nonostante il Comune avesse la disponibilità di ben 16 dipendenti dell’Ufficio Tributi, trasferiti in seguito alla dismissione dello stesso, a causa dell’affidamento al Concessionario degli adempimenti relativi alla riscossione, agli accertamenti ecc. Si evidenzia persino la mancata osservanza delle norme relative al bilancio armonizzato laddove era prevista una revisione straordinaria dei residui; il dato più preoccupante evidenziato dall’OSL è che ci sarebbero irregolarità nei bilanci e circa un milione e seicentomila euro di residui attivi risalenti a prima del dissesto che il Comune avrebbe incassato invece di versarli alla Commissione, con conseguente danno dei creditori dell’Ente. Per non parlare delle difficoltà lamentate dai funzionari del Ministero nella gestione dell’alienazione del patrimonio comunale disponibile. Non intendo certo innescare una polemica pretestuosa da campagna elettorale su un argomento così delicato ma ritengo indifferibile sollecitare un chiarimento da parte del Sindaco Mastella sulla reale storia contabile del Comune di Benevento, per rendicontare sui veri responsabili politici e amministrativi di ben due dichiarazioni di dissesto che, negli ultimi decenni, hanno notevolmente danneggiato la città, impedendone lo sviluppo socioeconomico e sottoponendo generazioni di beneventani alla massima tassazione possibile. Non stupisce che, purtroppo nella classifica della Fondazione Etica, riportata sui maggiori quotidiani nazionali, Benevento risulti tra le città peggio amministrate d’Italia in base ai parametri relativi a: governance, personale, bilancio, servizi, ambiente e appalti”.

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