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Abbate torna a ruggire. “l’ASL non può decidere inaudita altera parte”

Abbate torna a ruggire. “l’ASL non può decidere inaudita altera parte”

6 Marzo 2022 | by Enzo Colarusso
Abbate torna a ruggire. “l’ASL non può decidere inaudita altera parte”
Politica
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Ginettaccio torna a lanciare bordate e lo fa di domenica pomeriggio. Ginattaccio, come si sa, sta per Gino Abbate, consigliere mastelliano assai “sui generis” sempre pronto alla pugna quando lo ritiene opportuno; a volte “braccio armato” del sindaco, a volte in completa autonomia e allora sono scintille col Ceppalonico. In questa circostanza pare che la sortita sia d’intesa. Abbate torna a rivolgere particolari “attenzioni” all’Asl di Benevento e al suo direttore Volpe in riferimento anche alle decisioni prese per Sant’Agata de Goti e San Bartolomeo in Galdo.

“La sanità, in particolare quella territoriale, è un tema troppo serio per essere ridotto ad un semplice comunicato stampa”, dice Abbate. “Scelte che impattano seriamente sui nostri territori e sul futuro dei nostri figli e nipoti debbono essere condivise e concertate e non assunte nel chiuso di una stanza o calate dall’alto. Per questo motivo chiedo ufficialmente al direttore dell’Asl di Benevento di bloccare qualsiasi iniziativa in essere e avviare ad horas un confronto con le istituzioni preposte ad iniziare dalla Conferenza dei Sindaci. La provincia di Benevento per una questione di scarsa densità demografica e di vasta dimensione geografica è già perennemente penalizzata, non si proceda con ulteriori scelte discriminanti”. Gino Abbate, che con l’Asl ha un conto aperto, incontrerà nelle prossime ore, insieme al sindaco Mastella, il direttore generale  Volpe e anche in quella sede reclamerà la riunione della Conferenza dei Sindaci per un confronto aperto con tutte le fasce tricolori a garanzia di tutti i distretti e tutti i territori.

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