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Liste Ato: Noi di Centro c’è, il PD no

Liste Ato: Noi di Centro c’è, il PD no

8 Marzo 2022 | by Enzo Colarusso
Liste Ato: Noi di Centro c’è, il PD no
Politica
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Alle 13 la chiusura della  presentazione delle liste del nuovo CdA dell’Ato rifiuti per le elezioni del 16 marzo prossimo. Noi di Centro ne ha presentate 3 di fascia diversa, è mancato il PD che non si è presentato. Eppure  per alcune ore si era addirittura vagheggiato di una lista unica, una eventualità che avrebbe visto anche d’accordo l’asse Antonella Pepe-Mortaruolo, meno la parte più decariana del  partito che fa capo al neosegretario Cacciano che però smentisce spaccature interne e parla invece di decisione anche sofferta ma inevitabile per rompere con le logiche fallimentari del recente passato

Da parte sua il segretario provinciale di Noi di Centro Agostinelli,  arrivato a via Torrette a presentare le tre liste di riferimento, analizza il monocolore mastelliano che va a proporsi e rilancia il ruolo dell’Ato nell’ottica della governance del  ciclo integrato dei rifiuti

Per la cronaca, per la fascia A, dei comuni al di sopra dei trentamila abitanti i designati sono Rossano Insogna ed Ettore De Blasio, fascia B, comuni fino a 5000 abitanti Giovanna Annese, designarta dal comune di San Giorgio del Sannio,  Maria Ausilia Alfano, designata dal  comune di Telese Terme, Valerio Viscusi, designato dal comune di Sant’Agata de Goti; per la fascia C , comuni al di sotto dei 5000 abitanti, Pasquale Iacovella, sindaco di Casalduni, Roberto Vertucci,  designato dal comune di Limatola, Leone Arturo  Vernillo, sindaco di San Nicola Manfredi, Francesco Vinciguerra,  designato dal comune di San Salvatore Telesino, Andrea Giallonardo sindaco di Castelfranco in Miscano e Giovanni Parente sindaco di Cerreto Sannita

le dichiarazioni nel video che segue

la nota del PD

Alle ore 13 di oggi, 08 marzo, scadevano i termini per la presentazione della lista per il rinnovo del Consiglio d’Ambito dell’ATO Rifiuti di Benevento. Rispetto all’ipotesi di una soluzione unitaria, il PD ha scelto con convinzione di starne fuori nell’assoluta unità degli organismi dirigenti.

Non eravamo e non siamo interessati a un’intesa purchessia. Era ed è nostro interesse agire in funzione di un nuovo indirizzo strategico nel governo del ciclo dei rifiuti in netta discontinuità con il fallimento di questi anni. Ci riferiamo, evidentemente, a fatti oggettivi ed incontestabili: paghiamo la tariffa più alta della Campania.

I comuni sono costretti dal 2018 a trasferire fuori provincia i propri rifiuti a costi esorbitanti per le tasche dei cittadini.

Per diretta responsabilità dell’ATO che ci starebbe lavorando da 4 anni, il territorio sannita non è ancora dotato di un Piano d’Ambito che definisca il «fabbisogno provinciale» e indichi le «aree di ubicazione» degli impianti di trattamento/lavorazione nonché dei siti di stoccaggio.

Si è fatto di tutto per ostacolare (per note “sragioni” localistiche) l’aggiornamento tecnologico e la riattivazione dello Stir di Casalduni, co-determinando, tra l’altro, la morte di Samte per asfissia economico-finanziaria con annessa crisi occupazionale.

Per non parlare delle massime figure apicali in organigramma, cui compete l’autorizzazione dei progetti degli impianti, ad un tempo «progettisti di proposte di impianto» sul territorio.

Se deve essere ancora questo il «modello di gestione dei rifiuti» nel Sannio noi, semplicemente, non ci stiamo. Non ci interessa una mera logica di «potere per il potere» o qualche posticino in Consiglio. Ce ne stiamo fuori.

In ogni caso, vigileremo con rigore su tutto quanto la «nuova/vecchia governance» dell’ATO Rifiuti vorrà e saprà mettere in campo con l’occhio rivolto, in via esclusiva, alla tutela degli interessi dei cittadini e degli utenti Sanniti oggi i più penalizzati di tutta la regione Campania.

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