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Mastella alla Rocca, una questione di equilibri

Mastella alla Rocca, una questione di equilibri

23 Marzo 2022 | by Enzo Colarusso
Mastella alla Rocca, una questione di equilibri
Politica
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Le elezioni presidenziali alla Provincia di Benevento sono lontane, ma nemmeno troppo, e già si comincia a ragionare sui possibili protagonisti. Nella galassia mastelliana c’è turbolenza. L’ipotesi che lo stesso Mastella possa andare a prendersi anche la Rocca è più che realistica e non solo per mere questioni elettorali, per spendersi le non troppe chances di elezione, per se o per qualcuno dei suoi alle Politiche del 2023. Si da il  caso che quello scranno, che fu di Di Maria, fa gola a più d’uno, due per essere precisi: l’attuale reggente Nino Lombardi, che sta tenendo bene il suo ruolo per nulla semplice per via delle note faccende giudiziarie dell’Acropoli e Pompilio Forgione, mastelliano di lungo corso ma con un recente trscorso nel PD, attuale sindaco di Solopaca rieletto a furor di popolo il 4 ottobre scorso dopo essere stato sfiduciato da sette consiglieri comunali lo scorso mese di maggio. Forgione è sostenuto, nella sua probabile corsa, da un numero nutrito di sodali e per niente secondari nell’attuale organigramma mastelliano. A partire da Ginettaccio Abbate, che oltre ad essere consigliere regionale è anche il depositario delle chiavi del partito insieme a Gianfranco Ucci, per proseguire con Domenico Parisi da Limatola, Gigi Barone, su cui è però calata la reprimenda di Mastella, il mai domo Gianni De Blasio, Gennaro Caporaso e Angelino Iannella. Con Lombardi si schiererebbe Antonio Di Maria e la Casa Ceppalonica, che da sempre nutre per il sindaco di Faicchio stima e pure affetto; c’è pure una questione di mero calcolo “cronologico” visto che il  faicchiano ha solo due anni dinanzi a lui di mandato e permetterebbe un avvicendamento dando al Sindaco di Benevento l’opportuniutà di tacitare qualche altro appetito. Perchè Mastella è condannato da sempre a far fronte  alle continue richieste dei suoi interessati sodali, si sa, ed è costretto a trovare escamotage a ripetizione per soddisfare quelle incaute petizioni. Come per esempio la richiesta dello stesso Forgione di fare le primarie, strumento che Mastella non odia ab imis ma che non considera nemmeno in questa occasione. Condannato, il Nostro, ad avere sempre a che fare con gli arraffa arraffa di turno potrebbe anche rompere gli indugi e mettere pace tra gli ulivi preservandosi gli zebedei e candidandosi in prima persona anche senza immediate contropartite ma per il solo scopo di salvare i lembi delle sue giacche. Una scelta forzata? Potrebbe darsi ma il Sindaco è compos sui in questo tipo di circostanze.

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