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Beata solitudo e presa d’atto

Beata solitudo e presa d’atto

5 Agosto 2022 | by Enzo Colarusso
Beata solitudo e presa d’atto
Politica
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Mastella tiene fede alla sua decisione; si corre da soli e accada quel che accada. Il sindaco di Benevento non ha l’accordo che probabilmente sperava e per il quale ha profuso il suo impegno negli ultimi giorni, compreso la puntata romana. Col PD il discorso sembra chiuso dopo il veto posto alla candidatura della senatrice Lonardo e nei confronti di uno dei figli per i quali Mastella s’era impegnato.

Nello stesso momento Lady Sandra cercava sponde presso Forza Italia trovando anche in quel caso le porte chiuse. C’è da vedere cosa succederà con Martusciello, nominato da Berlusconi commissario regionale, ma c’è da credere che invertendo l’ordione dei fattori il prodotto non cambi, nonostante si stia parlando di un soggetto, Martusciello, capace di stupire per i suoi repentini cambi di posizione.

C’era rimasta Italia viva ma anche da Renzi sono arrivate notizie molto poco confortanti. E allora, Mastella ha perso il suo appeal? Ha perso la sua capacità di seduzione? Da quanto emerge parrebbe di si, parrebbe che anche la parabola del viandante sia giunta al capolinea, che ogni epoca ha le proprie contingenze. Parrebbe, è sempre bene usare il condizionale. Proverà la donchisciottesca opzione del fai da te e promette di mandare in vacca la festa a più d’uno in Campania e forse anche in Puglia, magari vincendo la guerra con i mulini a vento che risultò impossibile per l’eroe di Cervantes. Qui si sente ancora ago della bilancia per sostenere lo scranno della moglie dal quale dipende gran parte della sua architettura del nuovo potere che è riuscito a ricreare dopo gli anni del declino, la capacità attrattiva che lo ha portato per due volte a Palazzo Mosti e a vincere alla Rocca e che potrebbe smaterializzarsi così come s’è formata e questo Mastella lo sa fin troppo bene.

Sente però il disagio dell’isolamento politico ma stringe un patto politico con gli Europeisti di Raffaele Fantetti che consente quanto meno a Noi di Centro di essere presente in tutta Italia senza doversi arrovellare nella raccolta delle firme.

C’è tuttavia il piano B, quello che porterebbe Sandra Lonardo in giunta regionale al posto di Felice Casucci, se le cose dovessero andare proprio male ma bisogna convincere De Luca e assicurargli qualcosa di importante. Perdere il riferimento romano potrebbe avere ripercussioni di tenuta in ambito locale? Certo che no nel breve periodo ma potrebbe creare un vulnus nell’ingranaggio del potere ceppalonico e generare problemi nel medio-lungo periodo. Ma questo è un altro discorso.

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