E’ stato un weekend assai agitato per Clemente Mastella ma alla fine il sindaco trova la quadratura del cerchio e sopperisce a qualche defaillance dell’ultim’ora. Il presidente del suo partito nel Sannio Parisi prima accetta, poi declina l’invito a candidarsi e allora è cominciato il bailamme di supposizioni che ha interessato anche Pompilio Forgione, un altro di quelli che ha mostrato scetticismo ma ha poi accettato, e Domenico Mauro che invece ha resistito al pressing, ma lui dice che sono solo panzane e che nulla risponda a verità. Sarà. In conclusione, Sandra Lonardo, che i bene informati dicono gasatissima, è pronta per la lotta dell’uninominale alla Camera, Raffaele Fantetti, il senatore che ha risparmiato a Mastella la raccolta firme, al proporzionale alla Camera, e poi la pattuglia di contorno costituita da Gino Abbate, capolista nel plurinominale al Senato, a seguire l’assessora comunale a Benevento Carmen Coppola, Pompilio Forgione e Mariella Cirocco, sindaco di Molinara dal 2002 al 2012 e attuale dirigente scolastico. Nel proporzionale alla Camera figurano anche Antonio Di Maria, Marilia Alfano da Telese Terme e Maddalena Di Muccio da Alife. E quindi il quadro è completo.
A destra resta l’enigma di Forza Italia. Aleggia Maria Antonia Fascina, la fidanzata di Berlusconi, e che lo stesso ex Premier intende piazzare, insieme a Tajani, nei primi due posti dei listini camerali in tutta la regione ma come numero uno. Appare ovvio che l’arrivo della Fascina potrebbe portare ad un impegno diretto di Silvio e questo non può lasciare tranquillo Mastella che teme il drenaggio dei voti per la già complicata campagna elettorale della moglie. Ma, secondo i classici bene informati, nonostante l’impegno diretto si teme che Forza Italia non faccia un buon risultato, ora è data tra il 5 e il 6%, e che quindi la terza posizione riservata a Francesco Rubano, tanto per fare un esempio, per via dell’intricato meccanismo elettorale non giovi al sindaco di Puglianello che però dovrebbe avere battuto la concorrenza diretta di Carlo Sarro. Scenari in movimento, staremo a vedere.
