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Utenze telefoniche 2021, per Mastella un’altra notizia amara

Utenze telefoniche 2021, per Mastella un’altra notizia amara

7 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Utenze telefoniche 2021, per Mastella un’altra notizia amara
Politica
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Mastella torna a casa. Non è un buon momento per il sindaco di Benevento, alle prese con problemi di stabilità interna acuiti dalla inevitabile lotta per le investiture che taluni, in sei, ritengono appannaggio di un ristretto giro di elementi che si dividono il cucuzzaro lasciando agli altri le briciole e forse neppure quelle. Una cosa del genere avrà pensato anche Gigi Scarinzi che il Sannio Quotidiano da come ultimo dei delusi. Si sa che Scarinzi avrebbe gradito lo scranno che appartiene a Renato Parente, il grand commis del cerchio magico, ed ora il ruolo di capo dello staff del Primo Cittadino non pare solleticarlo troppo, ovemai lo avesse solleticato prima. Sussurri e grida dal Palazzo e da una allegra corte mastellense che senza il Ceppalonico deraglia e di brutto, divorata da familismi papalini e da investoiture mancate per cui chi sta fuori cerca l’accesso e non ottenendolo mette fuoco alle polveri. Insomma, senza il Capo il resto della ciurma è pronto ad azzuffarsi e tutti chiedono l’intervento taumaturgico di Lui al quale questi “insensati” hanno mandato in vacca la vacanza americana. E c’è da attendersi che la sfuriata del bonus pater familias sarà particolarmente furibonda, riaffioreranno dal passato, come per incanto, gli arraffa arraffa e i succhiaruote, minaccerà il “tutti a casa”, dirà di essere all’oscuro di tutto, che lui non c’entra, insomma tutto l’armamentario di chi non teme di tornarsene al paesello a farsi il bagno d’estate nella piscina a forma di cozza, come scrisse Gramellini sulla Stampa una quindicina di anni fa. “Si vendetta tremenda vendetta” ma poi il tono da bolgia dantesca lascerà il posto alla “mitezza” che gli è tipica…E perchè? Perchè è bene ricordarselo; non esiste Mastella senza corte e non esiste corte senza Mastella, più il primo che il secondo, è un binomio inscindibile che regge il circo Barnum del modo di stare in politica del sindaco da quando a 29 anni varcò le mura di Montecitorio. Tutto il suo percorso pubblico si è necessariamente basato su questo principio ispiratore inderogabile che crea consenso e potere da un lato, prebende e dazioni in uscita. Un tempo la disponibilità era grandemente maggiore, oggi il circuito risente del ridimensionamento fisiologico dei tempi magri che viviamo, per cui non a tutti è possibile dare ciò che si è promesso. Per assurdo, Mastella è costretto a derogare dalla sua regola aurea e scegliere chi privilegiare e chi temporaneamente sacrificare. Ed è per questo che diplomaticamente, dopo il quasi certo cazziatone “urbi et orbi”, vestirà i panni del padrone severo ma equo e cercherà, per quel che può, di registrare l’ingranaggio del suo carrozzone. E allora chi si attende scossoni roboanti tipo rimpasti, con molta probabilità, andrà deluso; i malpancisti rientreranno nei ranghi, a meno che non siano davvero in grado di imbastire un ragionamento politico vero, ma non starebbero da questa parte della staccionata consiliare, e non solo una foglia di fico per nascondere alla buona le loro reali aspettative. Va detto che tra i frondisti non mancano persone in grado di esercitare un assunto politico serio e non è nemmeno detto che in cuor loro non coltivino l’ambizione di stravolgere l’andazzo mastellista. Ne saranno capaci? E qui che confluisce tutto il discorso di questi giorni tesi.

Così come non ci resta che attendere cosa farà Gino Abbate, se vorrà essere il capo di una corrente politica all’interno della maggioranza oppure no. C’ da ritenere che oltranzismi non ne farà e che si limiterà a porre la questione di una più solidale distribuzione delle cadreghe. In fondo è solo e sempre questione di cadreghe…

In cauda venenum. A conferma che questo inizio di anno è pessimo per il Ceppalonico, oltre alla multa dell’Asl per la scuola Pascoli, arriva anche la speciale classifica dei capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per telefonia fissa elaborata dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’. Ne da notizia l’Adnkronos. Ebbene, anche questo tema delle bollette telefoniche ha innescato polemiche terribili nel recente passato, con Mastella diuturnamente impegnato a chiamare a casa dei suoi concittadini. Nello studio del 2020 l’amministrazione spese 915.584,62 euro per chiamate da telefoni fissi e mobili. Per il 2021 Benevento ridimensiona la portata delle cifre ma è al secondo posto di questa poco lusinghiera classifica  dopo Rieti, con ben 349.832,34 euro di spese di bolletta tanto da meritare il rating C, il più basso in assoluto.

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