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Equilibrismi mastelliani

Equilibrismi mastelliani

22 Marzo 2023 | by Enzo Colarusso
Equilibrismi mastelliani
Politica
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Mastella e la sua irrequieta maggioranza. Per il sindaco è un continuum di tentativi per trovare la quadra giusta, ora attrevarso l’atteggiamento da buon padre di famiglia, ora attraverso l’uso del bastone. Non è di certo la situazione che vorrebbe ma la sua riaffermazione a Palazzo Mosti è transitata e transita tuttora attraverso una fitta rete di delicatissimi equilibri che lo costringono a continui incontri semi-ufficiali, spesso a casa sua, o a fitti scambi di messaggi per trovare un punto di convergenza tra le tanti passioni contrastanti. La dissidenza interna, quei quattro cinque consiglieri che più di tutti hanno posto questioni “metacadreghiste”, non è la sola a irritare Mastella.

 

Li ha trovato anche qualche contromisura agendo sul versante delle fragilità interne a quella schiera. Ma ora è uno dei suoi uomini chiave come Gianfranco Ucci che avrebbe iniziato a manifestare un certo scontento. E il sindaco, anche in questo caso, sembra averla presa alla maniera del Cavaliere Nero, e si sa che non è bene irritarlo troppo. E stasera è previsto un incontro, con ogni probabilità, fra Abbate e Ucci per valutare l’intesa che finora sembra reggere ma con Ginettaccio non si sa mai.

 

Per Mastella però l’antidoto c’è. La sua abilità sta nel brandire con sagacia l’arma del “tutti a casa”; lo ha fatto in passato, potrebbe ripeterlo ancora. La sua candidatura diretta alle Regionali non è una boutade radiofonica ma un messaggio fatto recapitare ai suoi, una sorta di monito e pure un “divide et impera”, arte in cui è dominus incontrastato, visto che difficilmente designerà eredi.

 

Ma è comunque per il sindaco un momento di forte impegno. Lo è per esempio sul fronte dei debiti fuori bilancio. Ieri il vertice di maggioranza non ha prodotto l’effetto sperato e cioè l’adesione al decreto Milleproroghe contenuto nella Legge di Bilancio 2023 e che dà la passibilità per i comuni di annullare in automatico di tutti i debiti fino a 1.000 euro entro il 31 marzo. Ci sarebbe stata la volontà politica ma il collegio dei revisori ha però dato parere negativo visto il dissesto. Qualcuno tra i pasdaran ha masticato amaro ma alla fine il sindaco si è adeguato al parere di Serpico e & e la questione è terminata li.

 

 

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