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Lavori a piazza Cardinale Pacca, Perifano: “Il pallino è nelle mani della Soprintendenza”

Lavori a piazza Cardinale Pacca, Perifano: “Il pallino è nelle mani della Soprintendenza”

17 Maggio 2023 | by Redazione Bn
Lavori a piazza Cardinale Pacca, Perifano: “Il pallino è nelle mani della Soprintendenza”
Politica
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‘Nei giorni scorsi alcuni esponenti dell’Amministrazione Mastella si sono pronunciati sulla prosecuzione dei lavori a Piazza Cardinale Pacca. Tuttavia credo che il pallino sia nelle mani della Soprintendenza e non del Comune.

Anticipare le decisioni della Soprintendenza, senza che questa di sia ancora espressa, è cosa piuttosto insolita. Peraltro ci sono ancora aspetti della vicenda da chiarire. Da Palazzo Mosti si dichiara che lo scavo archeologico era previsto in progetto e finanziato con 70mila euro. Dunque il progetto, prevedendo lo scavo, è stato trasmesso alla Soprintendenza: quest’ultima, secondo le disposizioni del codice dei contratti pubblici, dovrebbe avere attivato la verifica preventiva dell’interesse archeologico per le aree oggetto di intervento, giacché, almeno da quarant’anni a questa parte, le ha sempre considerate di grandissima valenza storico-archeologica.

E in una recente nota, pubblicata dalla stampa locale, la Soprintendenza ha confermato questa valutazione: dovrà quindi decidere (la Soprintendenza, non il Comune) se i ritrovamenti sono archeologicamente significativi.

Questo però si saprà (a meno che a Palazzo Mosti non ci siano dei veggenti) solo con la relazione archeologica definitiva, approvata dal Soprintendente, nella quale vi sarà la descrizione analitica delle indagini eseguite, con i relativi esiti e le conseguenti prescrizioni.

Dunque suscitano più di un interrogativo le anticipazioni rese dagli amministratori comunali sugli sviluppi della vicenda.

Al momento sappiamo solo che in un documento redatto dalla Soprintendenza nel lontano 1980, per piazza Cardinale Pacca si prospettava la necessità di ” un’approfondita e minuziosa ricerca scientifica storico archeologica (…) per acquisire (…) la perfetta e più ampia conoscenza della effettive consistenze di elementi e/o strutture antiche subsistenti – affioranti o incorporate- e per stabilire la loro importanza ai fini della salvaguardia, rilevazione ed eventuale conservazione in loco o rimozione”.

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