Tutto in stand by fino al 10 di aprile, poi si cominceranno a fare valutazioni più concrete. Il 10 aprile è la data della sentenza della Consulta che dovrà decidere se De Luca potrà o meno aspirare al terzo mandato candidandosi per lo scranno più alto di Palazzo Santa Lucia. Molto probabilmente la sentenza non darà ragione all’attuale Governatore su cui punta e molto Clemente Mastella che da sempre lo ha eletto come punto di riferimento inossodabile.
E allora si aprirà, inevitabilmente, un confronto all’interno del centrosinistra che non potrà escludere per nulla De Luca e si andrà quindi ad una soluzione concertata sul nome del candidato che sfiderà quello di centrodestra. Sarà Roberto Fico il prescelto? Lui si schermisce. A Benevento fu molto sfuggente quando arrivò alla Rocca dei Rettori. “Programmi e contenuti vengono prima dei nomi”, disse e allo stesso modo driblò le domande sulle aperture di Mastella che, pare, con Fico avrebbe già una bozza di accordo che però passa anche per ciò che ne pensa la base del Movimento qui da noi. E non pare che siano tanto entusiasti.
Il dinamismo di Mastella è però patente. Si mormora che sia corteggiato da Matteo Renzi per formare una lista insieme, ma l’acume del sindaco gli fa ritenere che non sia una scelta da prendere in considerazione.
Apparentamenti a parte, in Noi di Centro è l’ora delle decisioni irrevocabili, o meglio lo sarà quando il quadro sarà più nitido. Epperò scalpitano i cavalli ai canapi. Napoli fa gola ad almeno tre persone; De Pierro, Ambrosone e pure Renato Parente culla qualche ambizione. Tre, non pare che ve ne siano altri a concorrere
Poi c’è sempre Sandra Lonardo che sbaglia chi la ritiene ormai fuori dai giochi. Lei ribadisce di avere già dato, ed è vero, che non sarà più il rimedio buono per tutte le stagioni, e pure questo è noto, che non salverà la comune patria mastelliana sacrificandosi e basta come accaduto per Politiche ed Europee.
Tutto vero, ma le ambizioni di Sandra non si limitano alla enogastronomia, quello è un hobby-business, non si ammainano così d’incanto perchè ella è da sempre affascinata da una eventuale nuova esperienza regionale, in un centrosinistra magari senza De Luca presidente, in un ambito dove ha fatto molto bene nel passato.
Ma dipende e molto da come si comporterà il movimento di Noi di Centro, duecentomila consensi a parte. Eppure, nello scetticismo generale e forse erroneo dei “falangisti mastelliani”, la si potrebbe rivedere anche da queste parti, magari nella primavera del 2027, e qui non salverebbe la bandiera del mastellismo ma se la isserebbe personalmente addosso e più di tutto sarebbe l’ennesima dimostrazione di come la Casa prevalga sulle legittime ambizioni di chi si aspetta una designazione che difficilmente arriverà.