Nel gran bailamme delle congetture in vista delle alleanze per le Regionali è ormai dirompente il tema dei 5 Stelle e di come si stia posizionando il Movimento in vista di questo appuntamento che sancirà, in un modo o in un altro, il dopo De Luca, almeno dal punto di vista della leadership. Negli ultimi tempi al Movimento e al suo alfiere Roberto Fico è sempre più associato il nome di Clemente Mastella che ne caldeggia in maniera serrata la candidatura rompendo il fronte sannita del partito la cui base non accetta la realpolitiok dei suoi vertici.
A tal proposito è interessante la lettera aperta di Gabriele Corona, in qualità di attivista del Movimento 5Stelle, proprio a Roberto Fico e facendosi Corona portatore della tesi del no a Mastella scrive una missiva aperta al già Presidente della Camera nella quale spiega le ragioni di questa ferma opposizione al disegno di un accordo con il sindaco di Benevento.
“Sono iscritto al M5S da settembre 2024, ho aderito al Gruppo Territoriale di Benevento per dare il mio contributo alle attività del Movimento, che considero importanti per il Sannio, escludendo incarichi o candidature di alcun tipo. Verifico, però, che le iniziative dei 5 stelle nella Provincia di Benevento sono scarse, limitate sostanzialmente solo a quelle organizzate dai gruppi territoriali di Montesarchio e Alto Tammaro, perché strane logiche organizzative, che tu conosci, impediscono alla gran parte dei 1.000 iscritti di partecipare ai forum tematici che proprio tu hai proposto.
In particolare è totalmente inattivo il Gruppo di Benevento città, nonostante le tante sollecitazioni che arrivano anche da me.
A complicare il quadro c’è l’ipotesi della tua candidatura come presidente della Regione Campania, alle prossime elezioni d’autunno, per la coalizione di centro sinistra nella quale è data per scontata pure la presenza di Clemente Mastella. Il possibile accordo è stato annunciato sul Mattino del 5 febbraio scorso da Michele Gubitosa, vice presidente Nazionale del Movimento 5 stelle, che richiamava l’esperienza del Campo Largo alle elezioni comunali a Napoli nelle quali era presente anche una piccola lista ispirata da Mastella.
Gubitosa per rendere meno indigesta agli attivisti la brutta notizia, aggiungeva “Naturalmente i nostri alleati dovranno condividere i principi e i valori del Movimento”. In verità sembrò una “frase di circostanza” perché non si comprende per quale motivo tutti soggetti politici del Campo Largo dovrebbero condividere i principi dei 5 stelle, come se dovessero aderire al Movimento. Figuriamoci se lo si può pretendere, seriamente, da Mastella.
Comunque l’annuncio di Gubitosa ha creato notevoli discussioni tra gli attivisti sanniti in gran parte sorpresi e indignati per questo eventuale accordo anche con l’attuale sindaco di Benevento, noto viandante della politica che si sposta indifferentemente tra destra e sinistra solo per tornaconto politico elettorale senza alcuna coerenza con principi o programmi. Una piccola parte dei pentastellati sanniti, invece, seppur con notevole imbarazzo, ritiene che per avere un “nostro” presidente della Regione si può fare anche un accordo con Mastella, magari turandosi il naso.
Ma questo improvviso “realismo della politica che comporta inevitabili mediazioni e bocconi amari” non si giustifica neppure se si ragionasse solo di numeri, cioè i possibili risultati elettorali. L’ex ministro dopo i clamorosi insuccessi alle elezioni politiche ed europee (moglie candidata due volte e non eletta) e la perdita di consensi nel Sannio (alla Provincia ha perso la maggioranza che adesso si avvale del sostegno di PD e FdI) può contare su circa 10.000 voti se dovesse trovare un candidato forte, magari non la moglie o il figlio.
Ma il Movimento 5 Stelle per l’alleanza con il Viandante, perderebbe almeno la metà dei circa 16.000 voti delle ultime europee, perché molti elettori giudicherebbero intollerabile l’opportunismo politico degli ex grillini che dopo tante battaglie contro il mastellismo fanno un’alleanza proprio con il campione del trasformismo e della politica feudale nel Sannio. Quale sarebbe il risultato politico di questa alleanza? I duemila voti di differenza tra i diecimila che porterebbe Mastella e gli ottomila persi dal Movimento?
Considera inoltre, che per i 5 stelle sanniti l’alleanza con NdC sarebbe un disastro non solo per le elezioni regionali ma soprattutto per la credibilità del Movimento negli anni futuri e le prossime elezioni amministrative. Ma credo che sarebbe una iattura anche per te e la tua carriera politica perché Mastella non riuscirà a presentare una sua lista, sarà quindi costretto ad indicare candidati in una accozzaglia con purpett e altre fravaglie impresentabili sempre tua alleata (che farebbe perdere voti ai 5stelle anche in altre province campane), comunque non eleggerebbe il suo candidato ma nel caso tu fossi eletto con siffatto “campo minato” verrebbe da te ogni giorno a chiederti di ripagare comunque il suo “apporto elettorale”. Ti conviene?
Non sarebbe meglio ritrovare per un po’ i valori grillini e mandare un bel VAFFA a Mastella che peraltro ogni giorno pretende, in cambio di questa alleanza a perdere per i 5 stelle, di non essere criticato per la sua intollerabile gestione politica della città di Benevento?
Di sicuro questo VAFFA porterebbe grande giovamento al Movimento che recupererebbe credibilità, fiducia, coerenza, attivisti e voti.
Ti saluto con rispetto sincero e ti ringrazio per l’attenzione.”
Gabriele Corona
P.S. So che è inusuale la lettera aperta di un semplice iscritto ad un dirigente del Movimento ma in verità ho aspettato a lungo inutilmente il tuo confronto con “i territori”, che sono al centro della impostazione politica dei 5 stelle, per discutere della sciagurata ipotesi di alleanza con Mastella, annunciata quattro mesi orsono, e della riorganizzazione del Movimento nel Sannio.