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Avellino| Doppio ko in casa per la Sidigas, ora in Montenegro per il riscatto

Avellino| Doppio ko in casa per la Sidigas, ora in Montenegro per il riscatto

14 Novembre 2016 | by Marco Grasso
Avellino| Doppio ko in casa per la Sidigas, ora in Montenegro per il riscatto
Sport
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AVELLINO – Prima la Champions poi il campionato: non è stata un settimana facile per la Sidigas, battuta in casa due volte di fila. E fa male soprattutto la sconfitta contro i nemici di sempre, la Grissin Bon di Reggio Emilia che ha sbancato il Paladelmauro ed interrotto una striscia di vittorie lunga undici mesi. Un po’ sulle gambe, non al meglio delle possibilità psico-fisiche la Sidigas che, come ammesso anche da coach Sacripanti nel dopo partita, non vive un momento esaltante.

Troppe sbavature in difesa, troppi tiri liberi sbagliati (20/32, con un 2/10 di Fesenko), per pensarla di farla franca con una squadra tosta e organizzata come Reggio Emilio che ha avuto in Della Valle, ben supportato dai soliti Aradori e Palonara, la sua punta di diamante. Micidiale la serie di triple, da posizioni più o meno impossibili, del numero 8 biancorosso che ha costretto la squadra biancoverde a rincorrere, a volte con distacchi anche di 14 punti, per tutto il secondo tempo. Alla fine la rimonta, sfumata definitivamente poco prima dell’ultimo giro di lancette, non è riuscita. Il sogno si è infranto contro le mani di Fesenko, incapaci di tenere un rimbalzo comodo comodo che, se capitalizzato in canestro, ci avrebbe portato a meno 2 e, in caso di bomba, a meno 1. Ma così non è stato, la palla è scivolata via dalle grinfie del gigante biancoverde ed è tornata nelle mani dei vice-campioni d’Italia che hanno messo dentro, ringraziato e chiuso la partita.

Ma se Fesenko ci ha messo del suo nella sconfitta, qualche responsabilità ce l’ha anche il compagno di reparto Cusin, scavalcato troppe volte dai lob destinati all’ex Cervi, abile a infilare nel canestro tutto o quasi quello che passava dalle sue parti. Monumentale la prova di Green (27 punti): l’ultimo ad arrendersi (spettacolare la bomba finale da centrocampo), il folletto biancoverde è stato sempre lucidissimo e ha tenuto a galla la Scandone per lunghi tratti. Qualche buon sprazzo, ma decisamente troppo poco, da Ragland e Randolph e poco altro. Ancora fuori giri, e per lunghi tratti, fuori schema Thomas e Obasohan. In attacco abbiamo sbagliato tanto, anche tiri non esattamente impossibili, ma meglio abituarsi in fretta e farsene una ragione: Nunnally non c’è più e un cecchino così è difficile da sostituire.

Non una bella domenica insomma, ma è il caso di voltare rapidamente pagina, anche perché il tempo a disposizione per leccarsi le ferite è davvero poco: la Champions League è di nuovo alle porte e la Sidigas, dopo lo stop in casa contro Oostende, è di scena in Montenegro sul parquet del K.K Mornar Bar. Bisognerà recuperare rapidamente ossigeno, rimboccarsi le maniche e, soprattutto, vincere per invertire subito la rotta.

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