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Avellino| Sassari per le Final Eight. Sacripanti: sarà dura

Avellino| Sassari per le Final Eight. Sacripanti: sarà dura

9 Gennaio 2017 | by Marco Grasso
Avellino| Sassari per le Final Eight. Sacripanti: sarà dura
Sport
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Coppa Italia: sarà subito Sassari. La vittoria all’overtime contro Trento regala alla Sidigas il terzo posto in classifica per un abbinamento tutt’altro che agevole in Coppia Italia. Alle Final Eight, in programma dal 16 al 19 febbraio a Rimini Fiera, ci tocca l’avversario più tosto, Sassari. Gli uomini di coach Pasquini, vittoriosi in casa contro Caserta (alla sua quinta sconfitta di fila), hanno chiuso il girone di andata al sesto posto. I biancoblu, che hanno appena ingaggiato il play americano Bell (già decisivo al debutto contro la Pasta Reggia), hanno strappato la qualificazione in Coppa Italia piazzando quattro vittorie nelle ultime cinque gare e sono riusciti a risollevarsi anche in Champions League dove, nell’ultimo turno, hanno battuto l’Aek Atene. Insomma, peggio di così non poteva andare. Soprattutto se si pensa che alla sfida di Rimini manca più di un mese e la squadra sarda, superata la fase critica, non potrà che assestarsi e crescere rapidamente. Completano il quadro delle Final Eight Emporio Armani Milano-Enel Brindisi; Betaland Capo d’Orlando-Grissin Bon Reggio Emilia; Germani Brescia-Umana Venezia.

Green su tutti. C’è il genio e la fredda lucidità del folletto biancoverde dietro la sofferta vittoria della Sidigas che ha avuto bisogno di un tempo supplementare per sbarazzarsi della coriacea Trento. Qualche gradino più in basso del play di Philadelphia c’è Cusin, autore di una buonissima partita sia in difesa che in attacco. Certo, il suo errore dalla lunetta ha costretto la Scandone ai supplementari, ma la sua prova resta più che soddisfacente, in linea con una crescita progressiva destinata a portarlo a breve ai livelli di sempre. Male, in più di una situazione addirittura irriconoscibile, Ragland, impreciso e fuori giri. Per il resto una partita sotto tono, non certo esaltante; ma aver strappato i due punti ad una squadra tosta e mai doma non è roba da poco. Sono quelle vittorie pesanti, da grande squadra, che fanno gruppo e morale. Il bilancio del girone d’andata è decisamente positivo: 11 vittorie su 15, solo quattro sconfitte. Niente male se si pensa che la Scandone ha vinto e lasciato il segno anche in Europa, in un girone di Champions che ci vede al secondo posto e virtualmente qualificati per la fase successiva.

Soddisfatto a fine partita il coach biancoverde che riconosce i meriti dell’avversario. “Trento di ha messo in grande difficoltà collassando l’area e difendendo molto bene. E’ una formazione preparata e probabilmente avrebbe meritato la vittoria perché ha giocato una partita di grande livello. Trento è riuscita a fare tutto quello che voleva, il nostro merito è stato quello di non mollare mai e rimanere sempre incollati col risultato. Siamo, poi, migliorati in difesa e in attacco siamo andati molto meglio. In partite simili, tutto può succedere. Sicuramente non abbiamo fatto una partita buonissima sotto il profilo della fluidità, ma vincerla dimostra quanta mentalità ha questa squadra”. Nessun dubbio per il coach irpino nell’individuazione dell’uomo partita. “Dal tecnico in poi non l’ho tolto più perché sapevo che si sarebbe scatenato. Abbiamo anche avuto fortuna sulla sua tripla del -1, ma lui ha questi colpi nelle corde”. Un pensiero ance per Sassari, prossimo avversario in Coppa Italia. “Forse il peggiore che ci poteva capitare: sarà dura”.

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