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Le confessioni del mundial Gentile a Freesport: “Il Benevento potrebbe diventare come il Sassuolo. Quando guidavo l’under mi offrivano soldi per convocare giocatori”

Le confessioni del mundial Gentile a Freesport: “Il Benevento potrebbe diventare come il Sassuolo. Quando guidavo l’under mi offrivano soldi per convocare giocatori”

8 Dicembre 2020 | by Antonio Martone
Le confessioni del mundial Gentile a Freesport: “Il Benevento potrebbe diventare come il Sassuolo. Quando guidavo l’under mi offrivano soldi per convocare giocatori”
Benevento Calcio
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“Quando allenavo la nazionale italiana under 21, alcuni direttori sportivi arrivarono ad offrirmi addirittura del denaro per convocare dei calciatori dei loro rispettivi club”. E’ solo una delle clamorose dichiarazioni rilasciate nella trasmissione Freesport su LabTv dal mundial Claudio Gentile che è stato intervistato nell’ambito dei “grandi del calcio” che si alternano nel programma che quest’anno ha già visto come protagonisti Zico, Causio, Pecci, Beccalossi, De Napoli. Una carriera da invidia la sua, considerato tra l’altro uno dei migliori difensori marcatori al mondo in assoluto, famoso per la grinta, l’applicazione, la duttilità e la cattiveria agonistica. Storici alcuni duelli con grandi del calcio come Zico e soprattutto Maradona. Inoltre ha formato quella che viene definita dagli esperti la migliore linea difensiva del mondo di sempre: Zoff, Gentile Cabrini, Scirea…” Nel suo palmares da calciatore scudetti, coppe, titolo di campione del mondo nel 1982 in Spagna, poi da allenatore la conquista dell’oro con la nazionale under 21 nel 2004 dalla quale uscirono sei elementi che nel 2006 vinsero il mondiale in Germania. Assurdamente, però, da alcuni anni è a casa, dopo che fu fatto fuori dal club Italia. Ma l’ex difensore della Juve continua le sue confessioni e va giù duro: “Nessuno vuole mettersi contro il sistema. Non mi chiamano perchè dopo la mia presa di posizione nei confronti della Federazione ed aver denunciato pubblicamente così come dovrebbero fare tutti determinate questioni che caratterizzavano il sistema federale, sono considerato probabilmente uno scomodo, difficile da addomesticare. In realtà io voglio solo fare calcio in maniera lineare, pulita ed onesta senza compromessi, mance, piaceri e favoritismi. Va bene, me ne sono fatto una ragione, sto a casa ad aspettare, chissà, prima o poi le cose cambieranno…” Il sessantasettenne ex azzurro non ha segreti o scheletri negli armadi e racconta con spontaneità le cose. Un esempio che andrebbe imitato e non bandito il suo… Nel corso della intervista belli i siparietti con Pedro Mariani suo storico avversario ai tempi del Torino, ma che si stimavano reciprocamente a dispetto delle legnate che si davano in campo con lo stesso Gentile che ha confessato che una eventuale proposta dei granata non l’avrebbe rifiutata.

Nel corso della lunga intervista il ricordo di quel duello di fuoco con Diego Armando Maradona ai mondiali. Una marcatura voluta da Bearzot che probabilmente si rivelò decisiva per arrivare in finale e vincere il mondiale. “In pochi giorni mi toccarono Zico e Maradona. I migliori giocatori del mondo, gente che è difficile da marcare perchè veramente forte. E lì anche mentalmente devi essere uno tosto. Con Maradona un duello incredibile anche se ricordo che a fine partita, quando solitamente c’è lo scambio di maglie tra avversari, si rifiutò di scambiarla con me. Era troppo arrabbiato per la sconfitta e forse per il trattamento riservato. Ma nel calcio se devi raggiungere un obiettivo si deve andare avanti così, pensando fino in fondo a fare il proprio dovere”.

Accenno anche al campionato di serie A che Gentile segue con grande interesse ed un pensiero sulla matricola giallorossa del Benevento. “Il Benevento in futuro potrebbe diventare come il Sassuolo che addirittura due giornate fa è stato in testa alla classifica. Sono società e squadre nuove che seguo con simpatia e interesse”.

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