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Avellino, una stagione da dimenticare.

Avellino, una stagione da dimenticare.

12 Marzo 2018 | by Alberto Tranfa
Avellino, una stagione da dimenticare.
Avellino Calcio
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Doveva essere la partita del riscatto e il prologo di un finale di campionato diverso da quello vissuto fino ad ora e invece per l’Avellino il derby dell’Arechi ha confermato l’andamento di una stagione grigia e deludente. Dirigenza, squadra e allenatore: tre fette di una torta ormai indigesta per i tifosi. Non c’è stata storia contro i granata, in campo i bianco-verdi hanno mostrato tutti i limiti: una squadra senza gioco, incapace di imporsi a livello caratteriale e facile preda del nervosismo. I cartellini rossi ad Asencio e Molina, giunti alla fine di una gara persa nei primi venti minuti, testimoniano l’attuale stato di una compagine nella quale il condottiero, Walter Novellino da Montemarano, sembra aver perso il bandolo della matassa. Quarantaquattro gol subiti in 29 partite sono troppi: la concentrazione che spesso e volentieri il trainer irpino ha invocato viene meno e in avanti si produce poco. Ardemagni non segna dallo scorso 6 novembre, Castaldo è fuori per infortunio e Asencio, da giovane talento di prospettiva, alterna prestazioni positive ad altre al di sotto della sufficienza. Un aiuto non è arrivato dal mercato di gennaio: Vajushi impalpabile e poco utilizzato, Morero e De Risio a tratti apparsi fuoriluogo , Wiltmos ancora acerbo per un campionato come la serie B e infine Cabezas, il calciatore che doveva rappresentare il valore aggiunto, ma che in fondo non è stato mai protagonista. Il suo soggiorno prolungato in Ecuador, inoltre, ha evidenziato le difficoltà di gestione da parte di una dirigenza che nel corso della stagione è stata più volta oggetto di critiche da parte dei tifosi, protagonisti di una domenica da dimenticare sugli spalti dell’Arechi . Secondo una ricostruzione della Questura di Avellino un contatto tra gli esponenti della Curva Sud e un gruppo di tifosi avrebbe causato un parapiglia con conseguenze ad una ragazza alla quale sono stati rotti due denti e un bambino di dieci anni che per lo spavento ha accusato un malore che ha reso necessario l’intervento del 118. Ora la parola spetta all’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive che si riunirà nella giornata di mercoledi e prenderà in considerazione la chiusura della Curva Sud per il match casalingo di domenica contro il Pescara. Ultimo episodio di una stagione grigia e deludente.

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