La “diatriba” sull’impianto di compostaggio di Sassinoro non si placa, anzi si inasprisce e ora la Newvision, l’azienda che realizzerà la struttura non usa mezzi termini e chiede che venga smantellato il presidio. Dai cittadini del comune dell’Alto Tammaro in presidio permanente nell’area PIP intanto arrivano nuovi documenti video dove alcuni operai sono intenti in operazioni di ripristino del capannone per le infiltrazioni di acqua. Il problema contestato dal Comitato “Rispetto e Tutela del Territorio” è proprio quello della falda freatica che si troverebbe proprio sotto il capannone e che potrebbe assorbire anche gli scarti di lavorazione liquidi dei rifiuti che saranno trattati nell’ex segheria, per poi inquinare le acque. Accuse rispedite al mittente dall’azienda New Vision che precisa che le operazioni nei video riguardano la rimozione di acqua piovana. La New Vision, contesta anche la perizia presentata alla stampa dal Comitato Rispetto e Tutela del Territorio. Il rappresentante della Newvision Michele Genovese si scaglia anche contro il Comune di Sassinoro reo (secondo lui) di ostacolare la realizzazione dell’impianto.
