Non ci fu diffamazione nelle dichiarazioni rese dal sindaco Mastella riferite al suo predecessore Fausto Pepe e riferite alla gestione dei conti pubblici del Comune. Il Giudice per le indagini preliminari Camerlengo ha rigettato l’opposizione formulata dai legali dell’ex sindaco di Benevento Pepe avverso la richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero ritenendo del tutto infondato il reato di diffamazione. Tutto partì da un post apparso sui social nel gennaio 2017 e nel quale Clemente Mastella, a seguito della delibera consiliare di dichiarazione dello stato di dissesto dell’Ente, ebbe a dichiarare che”…il mio predecessore Fausto Pepe che con altri ci lascia in eredità ben 101 milioni di euro (200 miliardi di lire) sfasciando il Comune ed i suoi abitanti ci minaccia per non avere fatto un piano di riequilibrio……...”. Da qui la decisione di Pepe di querelare Mastella. Oggi l’epilogo della vicenda.
