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Benevento| Contenzioso Ristorò-Altrabenevento-Corsera, Procura motiva archiviazione procedimento

Benevento| Contenzioso Ristorò-Altrabenevento-Corsera, Procura motiva archiviazione procedimento

13 Settembre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Contenzioso Ristorò-Altrabenevento-Corsera, Procura motiva archiviazione procedimento
Cronaca
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Altrabenevento, Gabriele Corona e il giornalista del Corriere della Sera Antonio Crispino non hanno commesso alcun reato.  Chiusa l’indagine della Procura della Repubblica sulla video inchiesta del Corriere della Sera “Qui vengono confezionati pasti per i bambini tra vermi e zolfo”. Corona, che anche grazia a certa stampa locale sollevò il problema del servizio mensa in città durante la gestione Ristorò, da notizia della fine chiusura del fascicolo e rende note le motivazioni che portarono lo scorso 25 gennaio 2017 il Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, dott.ssa Miriam Lapalorcia, a proporre al GIP l’archiviazione del procedimento penale non ravvisando reati a carico degli indagati.    

Per il reato previsto dall’art. 595 C.P.- Diffamazione “è vero che Corona Gabriele ha avviato, in qualità di rappresentante dell’associazione Altra Benevento, una campagna mediatica volta a far emergere l’attività illecita posta in essere dalla Ristorò, società che gestiva le mense scolastiche del Comune di Benevento; è vero che Crispino Antonio ha pubblicato sulla testata online Corriere.it un servizio inchiesta sugli stessi fatti; è vero che gli altri indagati sono intervenuti, nel caso mediatico, con personali dichiarazioni, ma si rileva che i fatti raccontati, ovvero, la preparazione dei pasti in condizioni igieniche non a norma ….. assumono una rilevanza sociale talmente ampia da rientrare, in generale, nella scriminante del diritto di cronaca. … Nel caso in esame tale diritto appare sostanzialmente esercitato in modo corretto….. né l’articolo di Crispino, né i fatti raccontati e dimostrati da Corona, né le dichiarazioni degli altri indagati sfociano mai in un attacco personale e gratuito nei confronti dei querelanti ma risultano improntati a serena obiettività e correttezza; dalla lettura degli atti emerge una sostanziale coincidenza tra quanto affermato e quanto dimostrato con foto e video, atteso comunque che si tratta di fatti oggetto di altri procedimenti. Vi è pertanto sostanziale concordanza tra i fatti accaduti e la loro rappresentazione.
– per il reato di cui all’articolo 368 c.p. – calunnia ” l’attività di Corona e Crispino ha dato origine, esclusivamente, a controlli necessari circa la Ristorò senza alcun elemento da cui desumere la falsità dei fatti denunciati:
– per il reato di cui all’art. 610 c.p.- Violenza Privata: “non vi è alcun elemento da cui desumere la violenza utilizzata (da Corona e Crispino per l’accesso alle sedi della Ristorò e Ristogel) da cui desumere la violenza utilizzata anche perché l’ingresso era accessibile dall’esterno da chiunque.”
Contro la richiesta di archiviazione hanno presentato opposizione i denuncianti assistiti dall’avvocato Marcello D’Auria, ma il Giudice per le Indagini Preliminari, dr.ssa Loredana Camerlengo, a seguito della discussione in camera di consiglio del 8 settembre, ha decretato l’archiviazione del procedimento penale per tutti gli indagati, non ravvisando alcuna ipotesi di reato.

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