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Benevento| Centri Sociali, M5S: Mastella “depista” proprio fallimento politico

Benevento| Centri Sociali, M5S: Mastella “depista” proprio fallimento politico

18 Giugno 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Centri Sociali, M5S: Mastella “depista” proprio fallimento politico
Politica
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Il Movimento Cinque Stelle di Benevento torna sulla questione degli spazi sociali e in particolare dei due centri sociali cittadini Lap Asilo e Depistaggio che Mastella vorrebbe sloggiare in nome del ritorno, nella disponibilità del Comune, di proprietà da tempo alienate al demanio. Una offensiva che ha conosciuto nelle scorse settimane una escalation sensibile e relativi scambi di accuse. Nicola Sguera e Marianna Farese indirizzano l’attenzione su Depistaggio esprimendo il loro supporto a qualunque forma di attivismo civico, pur non condividendo sovente contenuti e forme di tale attivismo, perché, in ogni caso, esso denota la volontà di aggregarsi e di perseguire un bene comune in situazioni spesso di degrado”.

“Il Depistaggio”, prosegue la rappresentanza consiliare pentastellata, “è nato nel 2000 con l’occupazione di una struttura incompiuta, il Pattinodromo, e nel corso degli anni, è stato centro di aggregazione e di proposta artistico-culturale. Non è stata, dunque, casuale, la mobilitazione che ha superato i confini sanniti a favore della struttura. Pare assurdo, dunque, che si voglia cacciare le persone che da diciassette anni tengono letteralmente in piedi un manufatto che sarebbe altrimenti stato destinato al degrado più totale”. Sguera e Farese ipotizzano dell’altro alla base della improvvisa e virulenta azione mastellista contro i centri sociali e cioè che il sindaco “usi periodicamente alcune tematiche come “armi di distrazione di massa” finalizzate a spostare l’attenzione dai magri risultati della sua Amministrazione, che voglia continuare a perseguire una strada di “privatizzazione” della città oppure che Mastella potrebbe aver contratto uno dei tanti “debiti elettorali” che deve saldare dando in gestione il bene ad Associazioni “amiche” in esclusiva. “Sappiamo che nella stessa maggioranza ci sono voci dissenzienti rispetto a tale scelta”, conclude la nota  grillina. “Ci auguriamo che si facciano sentire. Sarebbe bello che il dissenso si manifestasse non solo quando ci sono nomine e cariche da reclamare ma anche sulle grandi questioni cittadine”.

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