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Benevento| Sanità, irrompe Caldoro: bene Mastella contro il “salernocentrismo”

Benevento| Sanità, irrompe Caldoro: bene Mastella contro il “salernocentrismo”

15 Aprile 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Sanità, irrompe Caldoro: bene Mastella contro il “salernocentrismo”
Politica
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Il tema sanità continua a tenere banco. Dopo le stilettate reciproche tra Mastella e De Luca torna a far sentire la sua vice anche l’ex governatore Stefano Caldoro che dal suo profilo fb interviene nella questione attaccando il suo successore. Caldoro a sostegno della battaglia di Mastella. “Non posso che condividere la preoccupazione del sindaco di Benevento e degli altri sindaci abche poerchè la scelta della Regione di depotenziare il Rummo a vantaggio di Sant’Agata è una linea tracciata. E tuttavia, fa bene Mastella a porre il problema”. Caldoro poi paventa un disegno prestabilito quando sostiene che sarà la sola sanità salernitana , alla fine, a beneficiare del piano, in particolar modo l’azienda mista San Leonardo “alla quale arriveranno 500 milioni di euro per il solo San Lorenzo più medici e reparti”. Sannio e Irpinia, conclude Caldoro, saranno sacrificate sull’altare di Salerno”. Sulla questione interviene anche Gino De Nigris, assessore all’Ambiente di Palazzo Mosti. 

De Nigris difende il diritto del sindaco Mastella ad esprimere le sue perplessità sui crismi dell’Atto aziendale del Rummo e censura l’atteggiamento del PD, De Luca ma anche Mortaruolo, “cui la sconfitta elettorale non ha insegnato la capacità di  “ascoltare” gli altri, ma perseverano nel loro atteggiamento autoreferenziale”. Prima ancora di polemizzare o snobbare gli amministratori, coloro che hanno redatto l’atto o lo difendono acriticamente farebbero meglio ad interrogarsi sul perché le nostre migliori eccellenze mediche, se non sbaglio sono ormai salite a cinque, stanno scappando via dal Sannio per mettersi al servizio di altre strutture pubbliche; a cercare di capire su chi grava la responsabilità di non far svolgere al meglio prestazioni sanitarie all’interno dell’Azienda sannita.  L’assenza di un normale confronto, unito all’attribuzione di poteri in capo ad un Commissario, che immagina di essere depositario di verità assolute in qualunque campo dello scibile umano, è inaccettabile e va dunque evidenziato, con mezzi e regole democratiche, perché i rappresentanti territoriali non vanno mortificati ma ascoltati”.

 

 

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