La presentazione a Molinara di un libro, autore Vincenzo Raffa, sulle comunità energetiche già regolamentate in Puglia, è stata l’occasione per gli amministratori della Comunità Montana del Fortore di lanciare un forte appello alla Regione Campania affinché nel Consiglio che sarà eletto nel mese prossimo sia approvato un’apposita legge per la costituzione delle comunità energetiche anche in Campania soprattutto per la regolamentazione dei parchi eolici che oramai coprono gran parte delle zone interne. Ne hanno parlato il Presidente della Comunità Montana, Leonardo Sacchetti, unitamente al Sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo, a quello di Foiano di Val Fortore, Giuseppe Ruggiero. Il dibattito è stato coordinato dal Presidente della fondazione “Vetrone”, Roberto Costanzo. A Molinara erano presenti tra gli altri i sindaci di Baselice, San Marco dei Cavoti, Apice, Sant’Arcangelo Tremonte, Paduli e Pesco Sannita e diversi amministratori di altri comuni.
La discussione sul libro di Raffa è stata l’occasione e lo stimolo per affrontare la grande questione degli impianti eolici e della produzione di energia rinnovabile che non sempre riceve la dovuta attenzione dalle competenti istituzioni nazionali e regionali. A tal fine il Sindaco di Molinara Addabbo ha invocato la costituzione del distretto energetico del fortore, gli ha fatto eco il collega di Foiano Ruggiero che ha spiegato i notevoli passaggi fatti dal suo comune su questa linea. Il Presidente della Comunità Montana Sacchetti, nonché Sindaco del comune di Montefalcone di Val Fortore, analizzando i dati contenuti nel libro ha focalizzato l’attenzione sugli errori commessi nella prima fase dell’eolico fortorino e sulla necessità di cambiare modo di pensare e di agire d’ora in avanti perché il territorio non sia più vittima o semplice spettatore di un’attività di produzione energetica che sta diventando sempre più importante e indispensabile per l’Italia e la stessa Regione. In conclusione Costanzo ha rivolto un appello a tutti gli amministratori locali ad approfittare di questo momento pre-elettorale per sensibilizzare la classe politica regionale a prendere coscienza del ruolo indispensabile dell’Appennino Campano, che copre l’80% del territorio regionale, nella produzione di energia elettrica rinnovabile.
Dal Recovery Fund Europeo e dal Green New Deal vengono chiare indicazioni sul ruolo dei territori in cui si produce energia rinnovabile con il vento e il sole. La Campania interna è la regione d’Italia più feconda di questo tipo di vento. Pertanto in Campania il discorso delle energie rinnovabili ha assunto un’importanza primaria, pertanto le zone interne dispongono di una miniera d’oro per questo tipo di energia, una miniera che non possiamo lasciare solo nelle mani delle imprese che estraggono questa energia. Le nostre aree da vittime e semplici spettatrici dell’eolico debbano diventare protagoniste nel senso che non il 5% ma una buona parte dei ricavi di questa industria energetica deve rimanere nelle aree di produzione. Altro che fare battaglie contro i mulini a vento alla maniera di Don Chisciotte. Le pale sono strutture industriali che certamente costano al paesaggio e all’ambiente, ma possono e debbano assicurare a questo territorio in cui sono insediate, e non solo nella particella di terreno occupato, i dovuti ricavi e il conseguente benessere. Perché la Regione assuma la sua decisione è necessario che una forte spinta parta dalle comunità locali. Il Fortore si candida ad aprire questo nuovo capitolo della rivendicazione dei diritti economici delle aree interne.