Dall’Unità Operativa Complessa di Neurorianimazione dell’ospedale San Pio di Benevento arriva il nuovo bollettino sullo stato di salute di Gaetano Cusano, il 17enne di Tocco Caudio aggredito da un gruppo di ragazzi nella notte di sabato, fuori da una discoteca a Montesarchio.
Le sue condizioni restano gravi, ma si registra un lieve miglioramento dopo i due interventi chirurgici eseguiti d’urgenza per ridurre la pressione intracranica provocata dai violenti colpi ricevuti alla testa con una mazza da baseball. A fare il punto, il direttore dell’UOC, Vincenzo Boniello, che ha spiegato:
“Dopo un ulteriore controllo neuroradiologico, abbiamo iniziato una progressiva riduzione dei sedativi. Il percorso sarà lungo, con tempi non prevedibili. Continuiamo il monitoraggio stretto dei parametri emodinamici e iniziamo a valutare lo stato neurologico. La prognosi resta riservata, ma siamo fuori dalla fase critica. Abbiamo fatto dei passi avanti”.
Parole che lasciano spazio a un cauto ottimismo, ma senza alcuna previsione certa. Un nuovo aggiornamento medico è atteso tra lunedì e martedì.
Fuori dal padiglione Santa Teresa, la presenza costante di familiari e amici continua a scandire l’attesa di notizie confortanti.
Nel frattempo, dalla Questura di Benevento arrivano nuovi sviluppi sul fronte investigativo. Sono stati notificati oggi, al termine delle attività della Divisione Polizia Anticrimine, i provvedimenti D.AC.UR. nei confronti dei quattro giovani arrestati. Secondo quanto ricostruito, i quattro avrebbero prima immobilizzato il 17enne, per poi colpirlo con un manganello, pugni e calci alla testa, all’addome e al torace, provocandogli lesioni gravissime.
I provvedimenti firmati dal Questore impongono ai destinatari il divieto di accesso, dalle 19 alle 7, a tutti i locali di pubblico intrattenimento e agli esercizi pubblici dell’intera provincia di Benevento per un periodo di tre anni. Vietato anche lo stazionamento nei pressi degli stessi luoghi.
Si tratta di misure note come Daspo Willy, dal nome di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro nel 2020, e introdotte per prevenire episodi di violenza in contesti di aggregazione giovanile.
