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Gino De Nigris: su Tari maggioranza balbettante

Gino De Nigris: su Tari maggioranza balbettante

29 Aprile 2016 | by Enzo Colarusso
Gino De Nigris: su Tari maggioranza balbettante
Attualità
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La maggioranza comunale ancora una volta non è stata in grado di giustificare l’ennesimo aumento della tassa sui rifiuti. Inconsistenti ed inconcludenti balbettii hanno solo confermato le gravi carenze denunciate in sede consiliare. Non ci vogliono professori per comprendere che la tassa sui rifiuti, essendo una tassa “flessibile” continua ad essere utilizzata come un bancomat per fare provvista di risorse. Dati incongruenti e contraddittori, peraltro nemmeno suffragati da atti a sostegno, non hanno minimamente turbato la maggioranza comunale. Con la prona e consueta disponibilità i consiglieri comunali non hanno avvertito il minimo disagio nel votare questa nuova vessazione nei confronti dei cittadini e delle imprese,  che, ripeto, non trova alcuna plausibile spiegazione tecnico-scientifica se non nella manipolazione dei dati a proprio piacimento.  Un atteggiamento privo di consapevolezza, che si è purtroppo ripetuto anche in occasione dell’approvazione dei debiti fuori bilancio – dove qualcuno si è pure vantato – non rendendosi conto che ha votata una delibera subordinata ad un evento incerto. La copertura economica, necessaria per il pagamento ai creditori, è infatti subordinata all’approvazione del piano di riequilibrio,  che, come è noto, a tre anni dalla prima bocciatura non è stato ancora definito.  Fin qui potrebbe anche starci. L’assurdo è però che la normativa di riferimento non prevede l’inserimento di nuovi debiti all’interno di un piano di riequilibrio già presentato, come nel nostro caso,  a meno che non si tratti di disavanzo tecnico derivante da un ri-accertamento dei residui attivi e passivi. Quale la conseguenza? Che questo estremo e spericolato tentativo elettorale, non solo potrebbe danneggiare gli attuali creditori,  ma lederebbe anche il principio di affidabilità dei precedenti creditori nel caso il piano venga nuovamente respinto per l’inserimento  di questi nuovi debiti.

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