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Stop alcolici dopo le 22:00, scatta la protesta

Stop alcolici dopo le 22:00, scatta la protesta

3 Giugno 2016 | by Anna Liguori
Stop alcolici dopo le 22:00, scatta la protesta
Attualità
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TELESE TERME – Scoppia la polemica nel paese telesino per una ordinanza firmata dal commissario prefettizio Mario Muccio che vieta la vendita di alcolici oltre le 22.00.

Con il provvedimento n.18 del 31 maggio scorso, che disciplina gli “orari e le attività dei pubblici esercizi, attività musicali negli esercizi e strutture assimilabili”, il commissario prefettizio Mario Muccio ha affermato che : “atteso il dovere e la necessità di tutelare la popolazione da prevedibili fenomeni di vandalismo sulle opere pubbliche e private, di insicurezza pubblica e di inquinamento acustico prodotti dai presunti avventori dei pubblici esercizi e dalle attività dì intrattenimento e svago svolti negli stessi locali e in prossimità degli stessi provocando fenomeni di disturbo alla quiete pubblica, prevedendosi quindi limiti a tali attività che consentano la declinazione del diritto al riposo ed alla quiete pubblica;

Ritenuto che nella città di Telese Terme si verificano elevate presenze di turisti e visitatori soprattutto nelle ore serali e notturne per la presenza di stabilimenti termali, pubblici esercizi, birrerie, pub, bar, pizzerie, ristoranti, in relazione alle quali si ritiene limitare le aperture notturne e sicché stabilire orari di chiusura legati alla tipologia e alle modalità di esercizio delle attività dl somministrazione dì alimenti e bevande per motivi di pubblica sicurezza e per specifiche esigenze di tutela, e quindi Ia necessità di una disciplina per evitare, danno alla sicurezza, la protezione della salute umana, dell’ambiente e del patrimonio pubblico;

Ritenuto pertanto: garantire i beni di interessi giuridicamente prescritti nella costituzione, è necessario adottare delle misure previste dall’art. 54 T.U.E.L. attraverso un provvedimento motivato, contingibile ed urgente per la tutela della incolumità pubblica e della sicurezza urbana, che stabilisca delle nuove disposizioni limitative degli orari dì apertura e di chiusura dei pubblici esercizi e strutture assimilabili, delle attività di pubblico spettacolo di intrattenimento musicale e/o danzante.

Tanto in coerenza e conformità alla costante giurisprudenza amministrativa che ritiene legittimo ogni forma di ragionevole limitazione degli orari di attività dei pubblici esercizi, pur liberalizzati dalla normativa nazionale dell’anno 2012 , quando l’attività medesima si ponga in contrasto o comunque possa ledere i valori sottesi alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e della pacifica convivenza sociale ( cfr. Cons. Stato sez. ordinanza n.3g7l/20I3, Cons. Stato sez V n. alB/2074)”, ha disposto “di abrogare, per le motivazioni ut supra, l’ordinanza n.56 del 17 giugno 2005, protocollo n.8117; di stabilire il seguente orario per gli esercizi pubblici, cioè birrerie, pub, bar, pizzerie, ristoranti, tavole calde e strutture assimilabili: per l’intero anno dalle ore 05:00 alle ore 01:00 Cessare le attività musicali e/o danzanti entro le ore 24r00. E’consentito di esercitare le attività musicali e/o danzanti all’interno dei locali dei pubblici esercizi fino alle ore 24:00. Qualora il locale fosse provvisto di idonea e documentata insonorizzazione, l’attività musicale e/o danzante è posticipata fino alle ore 01:00”.

Non solo, l’ordinanza dispone “di cessare la somministrazione delle bevande alcooliche e superalcoliche dalle ore 22:00 e fino alle ore 6:00 del giorno successivo; di precisare che al fine di assicurare un corretto e ordinato deflusso degli avventori, l’esercizio pubblico deve chiudere entro 30 (trenta ) minuti dagli orari suindicati, sicché il divieto di qualunque somministrazione nel corso ditale periodo”.

Ed ancora, “la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcoolica e superalcoolica posta in contenitori di vetro o lattina dalle ore 24:00 alle ore 06:00 del giorno successivo”. Previste anche delle sanzioni amministrative nel caso in cui l’ordinanza non venga rispettata, “da €.300,00 ad €.500,00. Nel caso in cui il titolare dell’esercizio pubblico, commette ulteriori violazioni degli obblighi e divieti previsti nella presente ordinanza comunale è soggetto alle sanzioni previste dalle norme del Tulps”.

Le reazioni già sui social network non si sono lasciate attendere ma a scrivere al commissario prefettizio, chiedendo un’incontro ed una modifica dell’ordinanza è stato il gruppo “Vince Telese” dell’ex primo cittadino Pasquale Carofano.

 

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