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Casi di tubercolosi a San Potito, scatta l’allarme

Casi di tubercolosi a San Potito, scatta l’allarme

26 Maggio 2017 | by Alfredo Picariello
Casi di tubercolosi a San Potito, scatta l’allarme
Attualità
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“A San Potito ci sono dei casi di tubercolosi. Sono coinvolti anche dei bambini ma nessuno si è preoccupato di agire in tempo sia per chi è affetto, sia per tutti noi che viviamo in paese. A quanto pare tutti sapevano ma nessuno ha parlato”. A denunciarlo sono alcuni cittadini di San Potito Ultra, piccolo paese in provincia di Avellino, preoccupati per la salute collettiva. La notizia della presenza di persone affette da malattia tubercolare girava già da qualche giorno. Poi la conferma del sospetto arrivata a seguito di una comunicazione ricevuta dal dirigente scolastico del plesso di Manocalzati, di cui la scuola materna e di primo grado di San Potito Ultra fanno parte. “Siamo stati convocati dalla dirigente che ci ha avvertito di quanto stava accadendo – spiegano alcune mamme – . I nostri figli sono stati sottoposti al test per verificare se ci siano stati casi di contagio nell’ambiente scolastico. E’ disarmante che non ci siano state comunicazioni ufficiali da parte del Comune o dell’Asl. E sia chiaro: la nostra non è una caccia all’untore, chiediamo solo che venga rispettata la salute pubblica e che tutto sia fatto alla luce del sole, secondo quanto previsto dalle leggi”. La rabbia dei cittadini incalza, pur avendo ricevuto conforto sia dal commissario Mario La Montagna, il dottore Giuseppe Conte, direttore della struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica, e il dottore Lamberto Pianese, dirigente per il servizio dipendenze patologiche. I dirigenti dell’Asl hanno provato a tranquillizzare i cittadini presenti evidenziando che si sta agendo secondo quanto previsto dalla normativa nazionale.

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