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Guardia Sanframondi| I battenti sfilano nella processione generale. L’Assunta torna tra la sua gente

Guardia Sanframondi| I battenti sfilano nella processione generale. L’Assunta torna tra la sua gente

27 Agosto 2017 | by Vincenzo De Rosa
Guardia Sanframondi| I battenti sfilano nella processione generale. L’Assunta torna tra la sua gente
Attualità
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Guardia Sanframondi – “Questa piazza oggi rappresenta lo specchio della nostra attuale storia: c’è chi è venuto perché crede, vuole essere credibile e vuole impegnarsi, c’è chi è venuto ma è indifferente a quello che avverrà da qui a poco, c’è chi è venuto ma resterà alla finestra solo a guardare senza sporcarsi le mani”.

Le parole, dure, sono quelle di don Mimmo Battaglia. Il vescovo con la sua omelia – importante anche il riferimento al mondo del lavoro: “Il sangue che verrà versato oggi dai battenti, in segno di penitenza, ci faccia riflettere sulla sofferenza dei tanti fratelli disoccupati presenti sul nostro territorio” – introduce la processione generale dei Riti Settennali di Guardia Sanframondi.

Sette anni dopo, la statua dell’Assunta torna tra la sua gente portata in processione nelle strade di Guardia e preceduta dai cortei dei quattro Rioni (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) e dai loro misteri, i quadri plastici che riproducono le storie dei Santi e gli episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Un corteo lunghissimo, che si muove a passo lento, quasi immobile. Tanti i momenti toccanti: il suono dei “campanelli”, il colpo del mortaio che annuncia l’uscita dell’Assunta dalla basilica santuario, il passaggio dei battenti e l’incontro con la Madonna.

I figuranti si inginocchiano, piangono, applaudono. La loro commozione è forte. Ma incomprensibile per le migliaia di curiosi appollaiati lungo il percorso, del tutto ignari di quanto stia succedendo in quelle strade. Loro, sono lì solo per i battenti: magari li hanno visti in tv o ne hanno sentito parlare da un amico. Chiedono insistenti quando passeranno, “indifferenti a quello che avverrà da qui a poco”.

Ed i battenti arrivano. Vestono un saio ed un cappuccio bianco. Si percuotono il petto con una spugnetta, sughero ed aghi assemblati dagli artigiani di Guardia. Il sangue schizza di lato, ed intanto le spugne vengono bagnate con il vino bianco che una signora anziana offre dalla sua porta di casa. Il numero dei penitenti è incredibile: circa mille. Una marea bianca che invade le stradine del centro storico. Dopo i battenti, che chiudono il corteo del Rione Croce, sfilano gli altri figuranti. Poi compare dietro un angolo la statua dell’Assunta. La precedono don Mimmo Battaglia, padre Giustino Di Santo ed il sindaco di Guardia Sanframondi Floriano Panza.

I guardiesi che non sono nel corteo ne attendono il passaggio alla finestra di casa: guardano la Madonna e si commuovono. Sette anni dopo l’Assunta è di nuovo in processione per Guardia. Quando la statua lascia il centro storico ad attenderla ci sono i battenti che sono già sulla strada per ritornare alla basilica: è un momento di grande tensione. I penitenti si inginocchiano, ennesimo omaggio alla Madonna.

Intanto la testa del corteo ha quasi concluso il suo percorso. Ma ci vorranno ancora ore prima che l’Assunta rientri nella basilica santuario. Uscirà, di nuovo, tra sette anni.

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