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Avellino| Delrio: Alta Velocità, ora tocca all’Irpinia

Avellino| Delrio: Alta Velocità, ora tocca all’Irpinia

24 Ottobre 2017 | by Marco Grasso
Avellino| Delrio: Alta Velocità, ora tocca all’Irpinia
Attualità
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“L’Alta Velocità può essere una straordinaria occasione, ma l’Irpinia deve farsi trovare pronta”. In consiglio comunale per benedire i due progetti finanziati destinati alle periferie Quattrograne e Picarelli di Avellino, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio si sofferma sull’Alta Capacità e la stazione di Grottaminarda. “La tratta ferroviaria va collegata con il resto del territorio, ad esempio potenziando e sincronizzando il servizio pullman. Ad Afragola è stato fatto un lavoro importante in questo senso, credo che anche in questa provincia bisognerà attivarsi”.

Delrio si sofferma anche sul futuro dell’ex Irisbus. “Il Governo ha finanziato il rinnovo del parco autobus: ogni anno sono previsti 2500 pullman nuovi per 15 anni”. L’ex Irisbus, però, è ancora al palo. “Faremo quanto possibile anche sul fronte delle gare, naturalmente in linea con quello che succede nel resto dell’Europa. Credo che per il rilancio di Industria Italiana Autobus questo governo, e quello precedente in particolare, abbiano fatto molto”.

Durante il suo intervento in consiglio comunale, che segue quello del sindaco Paolo Foti, Delrio, sollecitato dagli interventi dei consiglieri, ricorda che “il Governo ha abolito il Patto di Stabilità, proprio per venire incontro alle esigenze dei Comuni“. Pronti 2 miliardi e 300 milioni per gli interventi di riammagliamento delle periferie”.

Sull’emergenza idrica si dice pronto a mediare tra le Regioni Campania e Puglia.“Servono investimenti per migliorare le reti. Come Governo abbiamo messo sul piatto 300 milioni per aumentare la capacità delle dighe nazionali, un passaggio fondamentale per garantire il necessario quantitativo di acqua a settori strategici come l’agricoltura”.

All’Irpinia dice di investire in sicurezza, capitalizzando il bonus sisma. “Il governo è pronto a sobbarcarsi fino all’85 per cento delle spese sostenute dai privati per la messa in sicurezza. Credo sia un passo in avanti fondamentale”.

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