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Avellino| Consiglio, primi scricchiolii in maggioranza. Scoppia il caso sui rappresentanti nel Consiglio di distretto idrico

Avellino| Consiglio, primi scricchiolii in maggioranza. Scoppia il caso sui rappresentanti nel Consiglio di distretto idrico

10 Ottobre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Consiglio, primi scricchiolii in maggioranza. Scoppia il caso sui rappresentanti nel Consiglio di distretto idrico
Attualità
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Nel consiglio comunale chiamato ad approvare il bilancio consolidato, si registrano le prime crepe in maggioranza che sulla variazione di bilancio relativa al “Tommariello d’oro”, e non solo, non si mostra compatta. Due, infatti, le astensione, quelle dei consiglieri Di Sapio e De Vito, oltre a quella dell’esponente di opposizione Dino Preziosi, per un provvedimento approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari. Il motivo di questa scelta va ricercato nella non proprio chiara origine delle sponsorizzazioni e dei fondi di patrocinio comunali che hanno colmato la differenza tra l’importo speso e il finanziamento da parte di altri enti. Stessa contrarietà, poi, gli stessi consiglieri De Vito e Di Sapio, l’hanno mostrata astenendosi anche  sull’altra variazione di bilancio in programma, riguardante lo storno di fondi dal Teatro Gesualdo per assegnarli all’Avellino Summer Fest e dal capitolo mensa scolastica a vantaggio dell’acquisto dei materiali didattici e del rimborso di buoni pasti.

Prima di arrivare al voto sul consolidato, poi, il consigliere Preziosi ha presentato due pregiudiziali, ritenendo che non c’erano le condizioni per portare il documento in aula in quanto non erano allegati i bilanci delle società partecipate.

Intanto, prima dell’avvio del dibattito, in sede di presentazione delle interrogazioni, il consigliere di “Laboratorio Avellino”, Nicola Giordano ha chiesto al sindaco Gianluca Festa la revoca dell’indicazione dei 2 componenti nel Consiglio di distretto idrico Calore Irpino in rappresentanza del Comune di Avellino. Una precisa istanza di revoca da parte del membro dell’opposizione nei confronti del sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, e dell’ex dirigente dell’Alto Calore, Oreste Montano, entrambi non diretta espressione del consiglio comunale di Avellino. Una condizione voluta nel 2013 proprio da Festa, allora consigliere nell’amministrazione Foti, e legata al concetto di rappresentanza di Palazzo di Città nelle assemblee e nei cda delle partecipate e degli enti di servizio. Ma Giordano va anche oltre e collega la scelta del sindaco ad un discorso più generale sulla salvaguardia dell’acqua pubblica e dell’Alto Calore rispetto ad una gestione futura della Gesesa. Lasciando intravedere un disegno di collocazioni politiche decise tra i referenti del gruppo che ha sostenuto il primo cittadino che s’intreccia, non a caso, anche con quella del prossimo amministratore dell’Azienda città servizi, per la quale sembra sia in pole position l’ex sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo.

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