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Benevento| Dipendenti del 118 in Sit in: “basta alle diseguaglianze tra gli operatori in servizio”

Benevento| Dipendenti del 118 in Sit in: “basta alle diseguaglianze tra gli operatori in servizio”

25 Ottobre 2019 | by Maresa Calzone
Benevento| Dipendenti del 118 in Sit in: “basta alle diseguaglianze tra gli operatori in servizio”
Attualità
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CGIL  e CUB con una rappresentanza dei dipendenti del 118,protestano da questa mattina dinnanzi la sede  del coordinamento provinciale della Misericordia di Benevento. Il motivo principale la differenza di trattamento dei lavoratori, le diseguaglianze sulla gestione dei turni degli operatori in servizio.Molti infermieri e autisti delle ambulanze si sono visti trasferire da una sede all’altra, con conseguenze destabilizzanti sull’andamento lavorativo e familiare.”Ai dipendenti vengono negati i diritti legati ai turni e ai contratti, noi chiediamo che tutti i lavporatori vengano rimessi nelle loro postazioni originarie, chiediamo che i turni vengano comunicati almeno 10 giorni prima, e che non vi siano più magagne e bistrattamenti” dice Giuseppe Gentilcore della Cub.Le storie raccontate tra i lavoratori sono tante, molte si assomigliano: c’è chi ha genitori anziani a carico ed usufruisce anche della 104 per occuparsi dei propri cari, ma non può sfruttare “l’agevolazione dovuta” ed è “costretto” a mettersi in ferie per effettuare una visita medica che gli spetta- come ci raccontano diverse testimonianze. Ci sono poi lavoratori stessi che hanno problemi di salute che prevedono controlli periodici, a cui non si può dar seguito per via delle turnazioni comunicate solo all’ultimo momento, cosa che impedisce la programmazione di una visita specialistica che spesso coincide anche con tempi d’attesa lunghissimi.Tra le storie raccolte nel pacifico Sit in,ci sono anche quelle degli autisti delle ambulanze, lavoratori spostati da un territorio all’altro con conseguenze importanti anche sull’efficienza degli interventi: “Molti autisti dopo anni di interventi su un territorio, imparano bene le strade, anche le più brevi per raggiungere tempestivamente un paziente che richiede soccorso, con i trasferimenti, questi lavoratori hanno delle oggettive difficoltà legate alle zone da raggiungere con un impatto negativo sugli interventi di soccorso”.

 

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