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Coronavirus, Legambiente a sindaci campani: 5 misure green per la mobilità

Coronavirus, Legambiente a sindaci campani: 5 misure green per la mobilità

21 Aprile 2020 | by Alberto Tranfa
Coronavirus, Legambiente a sindaci campani: 5 misure green per la mobilità
Attualità
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Un pacchetto di 5 misure green: mezzi pubblici piu’ sicuri attraverso monitoraggi, controlli e tornelli
per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza. Piu’ bici e nuove ciclabili nelle aree urbane, il rafforzamento della sharing mobility, auto soprattutto elettriche, bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini, attraverso accordi con le imprese per avere piu’ mezzi in citta’ e in piu’ quartieri a costi molto piu’ contenuti. Ancora, l’invito ai cittadini a rottamare l’auto e scegliere la mobilita’ sostenibile con i bonus green, l’incentivo allo smart working, avviando un dialogo con il governo per prevedere dei vantaggi fiscali per le aziende e i lavoratori che decidono di puntare su lavoro agile e sul mobility management di comunita’. Sono le misure che Legambiente Campania propone ai cinque capoluoghi
campani (Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento) attraverso una lettera inviata ai sindaci delle citta’. Si tratta di azioni “sostenibili e concrete” per ripensare la mobilita’ in citta’ dopo l’emergenza coronavirus, per evitare che “l’auto, le moto e gli scooter, siano per i cittadini la soluzione piu’ sicura per proteggersi dal virus e per spostarsi dentro e fuori l’area urbana”. Le nostre citta’ sono piene di automobili – ha spiegato Mariateresa Imparato, presidente di LEGAMBIENTE Campania – e tale numero potrebbe aumentare notevolmente dal giorno dopo la riapertura. Basti pensare agli effetti delle regole di distanziamento sociale, con le quali dovremo fare i conti forse per anni, sui mezzi di trasporto pubblico. Quanti vorranno ancora accalcarsi negli autobus o nei vagoni della metropolitana e non preferiranno piuttosto ricorrere al mezzo privato per andare in ufficio? Quante macchine in piu’ ci saranno gia’ a partire da giugno, ma soprattutto cosa succedera’ a settembre quando riapriranno finalmente le scuole? Ecco che fondamentale ripartire in modo sostenibile e ripensare a citta’ diverse”.  Per Imparato occorre “utilizzare le risorse per ridisegnare le nostre citta’, renderle finalmente piu’ a misura d’uomo. Fare insomma della crisi determinata dalla pandemia un’occasione non solo per rafforzare le nostre difese immunitarie, ma anche per irrobustire le nostre comunita’, renderle piu’ efficienti, piu’ pulite, piu’ moderne, piu’ unite nel combattere l’altra grande sfida che stiamo fronteggiando, la crisi climatica”. Le cinque misure “sono attuabili in pochi mesi – precisa LEGAMBIENTE – con risorse relativamente contenute e alcune gia’ disponibili, perche’ si tratta di attuare provvedimenti gia’ contenuti in leggi dello Stato”.

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