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Pratola Serra| Sciolto il Consiglio comunale, l’opposizione: paese liberato ma ereditiamo macerie e cicatrici

Pratola Serra| Sciolto il Consiglio comunale, l’opposizione: paese liberato ma ereditiamo macerie e cicatrici

23 Ottobre 2020 | by Redazione Av
Pratola Serra| Sciolto il Consiglio comunale, l’opposizione: paese liberato ma ereditiamo macerie e cicatrici
Attualità
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Ingerenze da parte della criminalità organizzata, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, scioglie il Consiglio comunale di Pratola Serra. Una decisione arrivata dopo l’attività investigativa svolta dalla Commissione prefettizia di Accesso che, in seguito ad alcuni esposti e segnalazioni, ha indagato per circa sei mesi sull’attività dell’amministrazione comunale, spulciando atti e documenti dal 2007 in poi, e, dunque, in pratica andando a verificare le gestioni svolte in continuità dai fratelli Antonio ed Emanuele Aufiero in qualità di sindaci. Dall’esito di questi approfonditi accertamenti, dunque, sono emerse forme di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, ancora non ben precisate, che – si legge nella nota ufficiale – compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa. A comporre l’organismo ispettivo erano stati il vice prefetto aggiunto di Caserta, Stella Fracassi, l’esperto segretario generale sia con incarichi sia in Basilicata che in Campania, Angelo Cucco e il comandante della Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano Domenico Signa.

Ai raggi x tutti gli affidamenti, i rapporti con ditte e soggetti esterni e, naturalmente, gli appalti.

Al momento, però, gli atti che hanno portato allo scioglimento dell’assise sono secretati.

Ora sarà una terna nominata dal Viminale e dalla Prefettura di Avellino ad amministrare il Comune per 18 mesi. Ma non è detto che il provvedimento non possa essere impugnato dai diretti interessati. Provvedimento che segue il blitz dei carabinieri dello scorso 13 ottobre, quando furono sequestrati i documenti relativi al noleggio e al successivo acquisto della tensostruttura modulare che ospita la scuola elementare. Ma questo è ancora un altro capitolo. Intanto, l’opposizione scrive “Pratola Serra è stata liberata”.

Una misura estrema – scrive il gruppo di minoranza – adottata qualora emergano, come è accaduto nel nostro caso oggi, collegamenti «concreti, univoci e rilevanti» tra la criminalità e gli amministratori locali. Sulle motivazioni che hanno indotto allo scioglimento verrà data ampia spiegazione nei prossimi giorni, ma quello che intanto possiamo gridare è che oggi è stato messo finalmente un punto alla politica dell’improvvisazione e del pressapochismo che a Pratola Serra ha arrecato nient’altro che danni. Questa volta ad essere archiviata è stata l’arroganza amministrativa avverso la quale abbiamo sempre combattuto!!! Pratola Serra entra nella lista “nera” dei comuni sciolti per infiltrazione o condizionamento mafioso e per gli anni a seguire dovremo solo lavorare seriamente per allontanarci da tale triste primato. Non meno grave è quanto ereditiamo dalle amministrazioni Aufiero e dai loro fedeli collaboratori. Un ammasso di macerie causato da un coacervo di incompetenza, che, per dirne qualcuna, sulla questione Scuola e nella disgregazione sociale ha dato il meglio di sè. Ed infatti, dopo anni di inerzia, ci ritroviamo un edificio scolastico smembrato e una baracca di plastica sulla quale stendiamo un velo pietoso. Confidiamo che si faccia finalmente chiarezza anche alla luce di quanto accaduto la settimana scorsa ad opera dei Carabinieri su mandato della Procura”.
“Sul punto, per rispondere alla distorsione della realtà paventata dalla fu maggioranza – continuano i componenti di SiAmo Pratola Serra – vogliamo ricordare quanto riportato dalla stampa circa le dichiarazioni del loro legale:
“un atto di esibizionismo giudiziario …mancavano solo le unità cinofile”. Siamo stati più che magnanimi nel tradurre tale affermazione con la parola “sceneggiata” e hanno avuto anche da ridire!!! Il mese scorso hanno attivato 70 progetti “lavoro” nella completa anonimia ed inoltre, come in passato, sono state inviate lettere a tutti gli aventi diritto il contributo del terremoto dell’80 senza che nessuno abbia ricevuto un euro, visto che i fondi inviati dalla Regione Campania sono stati completamente dilapidati. Se tutto questo abbia a che fare con la campagna elettorale non lo sappiamo, ma la risposta dei cittadini, almeno della stragrande maggioranza, è stata molto chiara: un 999 che ancora risuona fra le fila di un’amministrazione che probabilmente pronosticava il famigerato cappotto!!! Ereditiamo solo cicatrici, fatte di debiti e decreti ingiuntivi che pagheremo per i prossimi decenni e a nulla è servita l’introduzione dell’Addizionale Comunale dell’Irpef. L’ennesimo sacrificio, chiesto ai cittadini di Pratola Serra, che non è servito assolutamente a nulla visto che centinaia e centinaia di migliaia di euro li hanno utilizzati per pagare debiti che non avevano mai dichiarato ai bilanci. Vogliamo ringraziare i tanti che ci hanno sempre sostenuto, rassicurandoli che la nostra azione non si ferma. Pretenderemo che si faccia piena luce su tutte le questioni alle quali crediamo non sia stata data la giusta importanza e sulle quali la maggioranza consiliare non si è mai voluta confrontare. Ha piuttosto sempre preferito delegare al tutto fare presidente del consiglio che da domani dovrà spostare in altro luogo un Ufficio che non ha eguali in comuni simili ai nostri”.
Agli accoliti tifosi di chi ha ridotto il Paese in questo stato, – conclude la nota – il nostro auspicio è che facciano ammenda di ciò che è stato, senza dimenticare tutto ciò che hanno rigurgitato nei nostri confronti. Abbiamo sempre sorvolato perché LIBERI e sicuri del nostro operato. Ma oggi È STATA LIBERATA anche Pratola Serra e da grande Paese quale è, siamo certi saprà rialzarsi”.

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