breaking news

Mattarella: Uecoop, 300mila al lavoro per disabili e anziani

Mattarella: Uecoop, 300mila al lavoro per disabili e anziani

3 Dicembre 2020 | by Redazione Bn
Mattarella: Uecoop, 300mila al lavoro per disabili e anziani
Attualità
0

Sono oltre 300mila gli operatori socio assistenziali che nelle cooperative italiane seguono disabili e anziani a domicilio, nei centri diurni, nelle case di riposo, negli asili e nelle scuole nonostante le difficoltà, le limitazioni e i rischi dell’emergenza Covid. E’ quanto spiega l’Unione europea della cooperative (Uecoop) nell’esprimere gratitudine al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il messaggio diffuso in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità con la pandemia che rischia di aggravare situazioni di emarginazione e solitudine. Il Presidente ricorda che “è necessario, particolarmente in questa emergenza sanitaria, un impegno ancora maggiore per mantenere e migliorare i livelli di cura, di sostegno e di attenzione. Anche attraverso l’ascolto e il coinvolgimento, in questa preziosa attività, delle associazioni e delle organizzazioni che esprimono la voce delle persone con disabilità”. Il messaggio del Quirinale sottolinea che “la disabilità, personale o di un familiare, in molti casi è associata a condizioni precarie di reddito e di occupazione. L’accesso al mondo del lavoro delle persone con disabilità rappresenta un nodo centrale”. Preoccupazioni che – evidenzia Uecoop – accrescono la responsabilità di cooperative e singoli operatori che oltre all’attività di assistenza, dentro e fuori gli ambiti familiari, si occupano spesso anche di formazione professionale e inserimenti lavorativi per chi soffre di difficoltà fisiche o psichiche.“Particolarmente delicata è la condizione dei minori con disabilità. La pandemia acuisce la difficoltà di seguire le lezioni scolastiche. E la mancanza di relazioni con i docenti e coetanei, rischia di produrre ulteriori condizioni di emarginazione” sottolinea il Presidente nel ricordare che “la disabilità è spesso, inevitabilmente, legata alla terza e alla quarta età. Questi anziani costituiscono, nella pandemia, una categoria particolarmente a rischio e patiscono molto la solitudine, la mancanza di dirette relazioni con familiari e conoscenti e la fatica nel gestire aspetti concreti della vita quotidiana”. Parole che rappresentano uno sprone a fare ancora meglio per tutti gli operatori che lavorano nelle 15mila case di riposo e centri diurni da nord a sud dell’Italia e che seguono – conclude Uecoop – quasi 1 milione di anziani in un contesto reso ancora più difficile dalla pandemia da coronavirus che sta colpendo pesantemente il mondo delle RSA.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *