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L’educazione finanziaria e la corretta consulenza per la crescita dell’economia

L’educazione finanziaria e la corretta consulenza per la crescita dell’economia

9 Dicembre 2020 | by Domenico Letizia
L’educazione finanziaria e la corretta consulenza per la crescita dell’economia
Attualità
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Il consulente finanziario deve saper gestire l’incertezza del mercato e orientare in modo razionale i comportamenti e le scelte degli investitori, con consapevolezza e diligenza. Nel mercato finanziario si scambiano prodotti complessi e lo stesso mercato è regolato da norme altamente articolate, per questo e per una protezione efficace del risparmiatore-investitore è necessario l’affiancamento di un professionista qualificato, accertato. ​L’educazione finanziaria è la prima forma di tutela del risparmiatore in quanto la conoscenza degli elementi e dei principi alla base della consulenza finanziaria permettono di riconoscerne la corretta applicazione equilibrando il rapporto tra offerta e domanda. La profilazione del cliente deve essere ripetuta periodicamente in quanto la situazione personale, il prodotto o più in generale lo stesso mercato, possono subire variazioni influenti sul servizio di consulenza finanziaria.  «L’educazione finanziaria è il processo attraverso il quale i consumatori/investitori finanziari migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e una consulenza oggettiva, sviluppano le capacità e la fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario». L’importanza di una più ampia «educazione finanziaria» è cresciuta come conseguenza dello sviluppo dei mercati finanziari e dei cambiamenti demografici, economici e politici. In particolare, l’aumentata complessità e articolazione dei prodotti finanziari, l’allungamento delle aspettative di durata di vita, i cambiamenti nei regimi pensionistici sono i principali fattori che aumentano la necessità di una crescita delle conoscenze dei risparmiatori in materia finanziaria. Numerose sono le iniziative di educazione finanziaria avviate in diversi Paesi, talvolta anche grazie all’emanazione di specifiche normative, alcune autorità annoverano il tema della financial education tra le proprie funzioni istituzionali e sono stati sviluppati infine numerosi studi di valutazione dei risultati raggiunti e analisi delle possibilità di miglioramento delle iniziative già avviate. Negli Stati Uniti le iniziative di carattere pubblico e privato dedicate all’educazione finanziaria hanno ricevuto un maggiore impulso, poiché si è sviluppata una notevole letteratura scientifica e studi empirici sul tema degli effetti dei programmi di educazione finanziaria sul comportamento e sul benessere dei risparmiatori.  Il compito del consulente diviene un’azione di orientamento sociale ed antropologico, valutare le soluzioni di investimento più adatte al profilo del cliente, nell’ottica di soddisfarne le esigenze sia in termini di rendimento che di rischio. In passato, il risparmiatore si è trovato spesso ad affidarsi ad un operatore tradizionale presso la filiale della propria banca o ad un consulente finanziario abilitato fuori sede o promotore finanziario, il quale, legato alla politica commerciale della banca o delle reti di vendita al quale fa riferimento, si è trovato ad operare in palese conflitto di interessi. Lavorare sulla conoscenza e sulla formazione dell’investitore e del consulente vuol dire accrescere le capacità innovative in materia finanziaria del circuito economico regionale e nazionale e ciò rappresenta un concreto contributo sociale e formativo per la crescita del tessuto economico e imprenditoriale del contesto dove si intende agire e apportare innovazione.

 

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