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Raddoppio Strada Statale 372, il punto del Movimento Animalista di Benevento

Raddoppio Strada Statale 372, il punto del Movimento Animalista di Benevento

23 Giugno 2022 | by Redazione Bn
Raddoppio Strada Statale 372, il punto del Movimento Animalista di Benevento
Attualità
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA A FIRMA DEL REFERENTE PROVINCIALE DEL MOVIMENTO ANIMALISTA  BENEVENTO, VINCENZO SIGNORIELLO

 

Ogni popolazione del mondo ha una o più “infrastrutture” frutto dell’immaginazione o realmente esistite ma di cui mai è stata provata una reale esistenza: la Torre di Babele per ebrei e cristiani, Atlantide per Platone ed altri filosofi greci, il raddoppio della SS 372 Telesina meglio nota come “Caianello” per tutta la popolazione sannita. Un’opera promessa ma che è stata sempre accompagnata dalla malasorte della posa “della prima pietra” che, a volerle contare e prendendo come riferimento le promesse fatte da politicanti sanniti, dovrebbero essere migliaia di “prime pietre”. Che poi, pensandoci bene, non può neanche considerarsi infrastruttura di fantasia perché a differenza di quelle citate e che in qualche modo hanno “prodotto” qualche piccola prova seppur dubbia di esistenza, la Caianello è una creatura mitologica per un semplice fatto e lo cito testualmente da Wikipedia: < Una creatura leggendaria è un essere mitologico o del folclore. Queste creature sebbene vengano spesso definite “fantastiche” in seguito, si differenziano dalle creature del tutto immaginarie della narrativa o del cinema per il fatto che qualcuno, in qualche epoca, ha ritenuto che fossero reali.>
E difatti, qualcuno a furia di leggere notizie di imminenti lavori, di cantieri avviati, etc, ha finito per credere che il raddoppio fosse realmente avvenuto ma a ritenere veritiere le predette affermazioni penso sia stato qualche politico sannita che in passato forse ha posato fisicamente “la prima pietra”. I comuni utenti che quotidianamente sfidano al sorte sulla Telesina invece non hanno mai ritenuto valida l’idea… Quest’ultimi, per lo più pendolari che percorrono quasi ogni giorno quel mistico tratto di strada, sono ben consapevoli che forse mai si realizzerà il fantomatico raddoppio ed ormai rassegnati alla cosa, non chiedono poi tanto: asfalto degno di un Paese civile e non una mulattiera, limiti imposti per la sicurezza e non per fare cassa (poi spiegatemi la logica secondo la quale un comune che non è neanche sfiorato dalla scia delle auto che transitano sulla Caianello, debba piazzare autovelox per la sicurezza del paese amministrato), un’adeguata ed efficace rete anti invasione per impedire agli animali sia domestici che selvatici l’ingresso sulla carreggiata che non pochi rischi comporta alla sicurezza, una segnaletica orizzontale e verticale efficace e gli svincoli/rampe di decelerazione/accelerazione fatti con criterio e non da un’ingegnere sociopatico. Non credo sia niente di irrealizzabile ma dovrebbe essere la normalità in un Paese che si autoproclama civile, progredito e sviluppato; così non è, PURTROPPO, e di conseguenza, come sempre, bisogna intimare – mediante la diffida, come fatto dal sottoscritto – a chi di dovere, ad agire e restituire agli utenti della strada quello che è loro dovuto. Guidare in totale sicurezza senza avere il pensiero di evitare animali, buche, dossi, voragini, su un tratto di strada che non manca di essere menzionato nella cronaca per notizie relativi ad incidenti con esiti quasi sempre mortali, un nastro di asfalto nero ritenuto tra i più pericolosi d’Italia. In teoria.
In pratica, per ANAS, la Regione Campania, il Governo, etc, la Caianello non è urgente e non ha bisogno di interventi, va bene così, ogni tanto una “rappezzata” qua e là e si tira avanti, tanto la provincia di Benevento politicamente non conta nulla a differenza di quelle di Avellino e Salerno. Queste, pur avendo dei collegamenti validi con strade a due corsie per ogni senso di marcia e separata da guardrail, presto saranno collegate da quella stessa strada ma trasformata in autostrada a 3 corsie. Capito no? Ai sanniti le creature mitologiche, come l’autostrada (ah, a proposito, se non l’aveste ancora notato, siete l’unica provincia della Regione Campania ad esserne priva) Caserta – Benevento, l’immondizia di qualunque genere e senza controlli nei periodi di emergenza ed in tranquillità meglio gli impianti sovradimensionati per il trattamento dei rifiuti, le pale eoliche per produrre energia green (ma che di verde ha davvero poco) che hanno deturpato paesaggi e distrutto montagne e boschi portando zero compensazioni alle popolazioni ed in ultimo, dai, facciamo un bel regalo: ma sì, regaliamo pure l’acqua a tutti tranne che alla provincia di Benevento.
Giusto che sia così, all’inizio la mia rabbia era diretta verso enti, presidenti vari, etc, poi col tempo ho capito che se la Regione e tutto il carrozzone burocratico provinciale e nazionale sfrutta il territorio sannita senza nulla dare in cambio, ha un solo colpevole: quasi tutti gli abitanti dell’intera provincia di Benevento. Ingloriosi eredi di quella che fu una delle più importanti e combattive civiltà del passato ovvero i Sanniti che tennero testa al più importante, potente ed imponente imperi della Storia d’allora, l’Impero Romano e che oggi invece non riesce a tenere testa neanche all’ultimo politichetto che gode di quei noti 5 minuti di celebrità. Grazie anche a questi “personaggetti” subdoli, i “beneventani” subiscono la “qualunque” con la miserabile scusante “eh tanto io che ci posso fare?”. Niente. Non fate niente.
Alla fine, se non trovate lavoro, se vi lamentate della sanità, della mancanza di opportunità pur avendo un patrimonio storico culturale oltreché ambientale unico al mondo che non tutelate, etc, ma siete pronti a scendere in piazza per cose frivole, se volete incazzarvi con qualcuno, con il responsabile delle vostre disgrazie come spopolamento e povertà, dovete compiere una sola azione: “se cercate un colpevole, non resta che guardarvi allo specchio.”

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