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Appia e Unesco, Benevento è l’ombelico del mondo

Appia e Unesco, Benevento è l’ombelico del mondo

20 Settembre 2022 | by Enzo Colarusso
Appia e Unesco, Benevento è l’ombelico del mondo
Attualità
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Seicentocinquanta chilometri, da Roma a Brindisi, la Regina Viarum. Per chi ajncora non lo avesse afferrato stiamo parlando della Via Appia, la prima grande arteria stradale della romanità, l’autostrada dell’antichità che metteva in relazione l’Urbe con l’oriente, visto che al di la dell’Adriatico l’Appia proseguiva sotto il nome di Via Egnazia. Costruita tra il 340 e il 190 avanti su iniziativa di Appio Claudio Cieco essa rappresenta la cifra più alta della civiltà latina, la metafora della potenza di Roma, il segno distintivo di una egemonia tecnologica, militare, commerciale che attraverso le strade ha contraddistinto il genio dell’ingegneria romana.Nessuno prima di allora aveva pensato ai collegamenti stradali per spostare più rapidamente eserciti, come nessuno aveva raggiunto livelli di conoscenza ingegneristica tali per condurre l’acqua da un capo all’altro dei domini attraverso gli acquedotti, altra eccellenza di cui abbiamo segni tangibili ancora oggi; così come per le strade, l’Appia ma anche le altre vie consolari come la Flaminia, la Cassia, l’Aurelia, la Salaria, la Tiburtina.

Ora, per la Via Appia si intende fare di più: inserirla nel novero dell’Unesco e per questo Benevento è stata scelta come sede naturale di una serie di convegni e workshop a partire da oggi e che hanno richiamato molti sindaci delle città che vengono attraversate dal percorso antico. A Palazzo Paolo V l’abbrivio di questo itinerario sotto l’egida del Ministero per la Cultura rappresentato dalla dottoressa Ferroni che cura il progetto della candidatura

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