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Bando, Mastella si “converte”: si ad annullamento atti 2018. Altrabenevento: “Lumode potrebbe tornare in partita”

Bando, Mastella si “converte”: si ad annullamento atti 2018. Altrabenevento: “Lumode potrebbe tornare in partita”

22 Settembre 2022 | by Enzo Colarusso
Bando, Mastella si “converte”: si ad annullamento atti 2018. Altrabenevento: “Lumode potrebbe tornare in partita”
Attualità
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La vicenda Lumode/Bando Periferie non smette di regalare sorprese. Non si è fatto a tempo a registrare la bocciatura della mozione dell’opposizione, che lunedi in Consiglio chiedeva l’annullamento in autotutela degli atti del 2018 relativi alla gara per il Project Financing, che lo stesso sindaco Mastella, in un comunicato diramato ieri, ammetteva la necessità di annullare alcuni atti relativi al famigerato progetto presentato dalla società Lumode di Gricignano di Aversa per costruire un palazzo sull’area Terminal Bus e un parcheggio interrato in piazza Risorgimento. Un cambio di orientamento che fa pensare. Fa pensare, ad esempio, alla posizione del professor Abbamonte, la cui opinione è grandemente considerata da Mastella, che sostanzialmente ha già detto che è prudente seguire il parere dell’Anac e che cioè per i Project Financing il privato deve partecipare con capitale proprio per almeno il 51%  e lo Stato col 49%. Che è sempre stata la posizione di Altrabenevento, ribadita ieri sera a Doppio Taglio da Gabriele Corona. Altrabenevento che si pone alcune domande. La prima è circa la repentina virata del sindaco che in Consiglio boccia e ordina di bocciare la mozione dell’opposizione e poi, nel giro di qualche giorno, sostanzialmente da ragione ai suoi antagonisti pur esprimendo parole di biasimo nei loro confronti.

 

“E’ ipotizzabile che Mastella si sia voluto togliere la soddisfazione di bocciare la proposta solo perché non era venuta da lui”, attacca Corona, che poi analizza i passaggi di quella nota del sindaco, “ma è anche possibile che siano intervenuti fatti nuovi che noi non conosciamo. E tuttavia, ci sono altri particolari delle sue dichiarazioni che meritano attenzione. A cominciare dalla sorprendete frase pronunciata “a braccio” ieri mattina che in sintesi suonava così: la Presidenza del Consiglio dei Ministri prima ha autorizzato il Project Financing 25% privato e 75% pubblico, ma poi sono sorti problemi con la Corte dei Conti e allora ha detto di no. Non abbiamo capito a cosa possa aver fatto riferimento Mastella ma nessuno ricorda un caso simile. E in effetti, nel comunicato, meditato, scritto e diffuso nel pomeriggio a firma Mastella, non c’è più traccia di questo fantomatico conflitto di interpretazione Presidenza del Consiglio dei Ministri/Corte dei Conti sui Project Financing.

Nel comunicato si fa riferimento solo a “indicazioni non del tutto pertinenti provenienti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri” come a dire, essenzialmente, che da Roma prima hanno detto una cosa e poi hanno cambiato idea.

Nello stesso comunicato è scritto chiaramente, invece, che adesso gli atti del 2018 della gara del Project Financing si possono annullare perché “la società Lumode ha manifestato il sopravvenuto disinteresse all’iniziativa non ritenendo suscettibile dell’incremento la quota di finanziamento privato”.

In verità con le diffide di dicembre 2021 e luglio 2022, la Lumode ha ribadito di non essere disposta ad incrementare la sua quota di partecipazione ma sollecita la gara per il Project Financing  25% privato – 75% pubblico che il Comune ha approvato nel 2016. La società casertana annuncia che se il Comune dovesse annullare la gara sarà costretta a chiedere un corposo risarcimento danni.” Corona pone degli interrogativi. “Mastella ha sentito la Lumode che gli ha detto di volere rinunciare dopo avere diffidato per ben due volte il Comune? E quali fatti si sono verificati per autorizzare un così radicale cambio di strategia? E qui Corona chiama in causa direttamente Mastella, l’assessore ai Lavori Pubblici Pasquariello, il dirigente Iadicicco e il vice sindaco- assessore alla Legalità e alla Trasparenza, De Pierro a dare contezza delle novità sopravvenute. “E’ chiaro che non basta annullare gli atti della gara del 2018 perché bisogna anche annullare l’atto presupposto, cioè quella parte della delibera della Giunta Comunale n. 121 di agosto 2016 con la quale l’amministrazione Mastella approvò il progetto Iadicicco-Lumode da realizzare mediante Project Financing non conforme al codice degli appalti perché prevedeva solo il 25% di finanziamento privato”, prosegue Corona. Che azzarda un epilogo clamoroso; un possibile rientro di Lumode nel nuovo schema che si verrebbe a profilare, che taciterebbe le legittime pretese casertane e aprirebbe un nuovo capitolo di questa never ending story.

“Il Comune acquisterà il progetto dalla Lumode ? Quanto costa e chi paga? E poi faranno una gara pubblica solo per appaltare i lavori oppure pensano ad un nuovo procedimento per Partenariato Pubblico Privato, magari ad iniziativa pubblica, al quale possono partecipare i privati? Pure la Lumode potrebbe rientrare?

Il mistero si infittisce.

 

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