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Violenza di regime? No, la regola costituzionale

Violenza di regime? No, la regola costituzionale

28 Febbraio 2024 | by Enzo Colarusso
Violenza di regime? No, la regola costituzionale
Attualità
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I fatti di Pisa non finiscono di scuotere le coscienze. I manganelli a gogò che si sono agitati contro manifestanti per nulla bellicosi ha sortito l’esecrazione anche del Capo dello Stato Mattarella che ha richiamato il ministro degli Interni Piantedosi ad una maggiore morigeratezza nell’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.

I tafferugli pisani hanno per un attimo solo riportato alla mente ciò che accadde a Genova più di vent’anni fa e riproposto l’urgenza di capire quanto sia ancora “affascinante” il manganello e la violenza in genere tra chi ha il compito istituzionale e costituzionale di difendere la collettività da qual si vogòlia tipo di arbitrio.

Sembra invece che la presenza di governi di destra solletichi alcune coscienze, dure a morire, ad agire in dispregio dei modi e delle forme che debbono essere invece la “grundnorm” della loro azione a salvaguardia delle istituzioni democratiche.

A porsi il problema e a chiedere che si apra un forte dibattito sono stati molti docenti del Liceo Classico Giannone di Benevento capitanati dalla preside De Vito. Abbiamo incontrato Teresa Simeone, docente del Giannone ma anche militante dell’Anpi, secondo la quale si parte sempre dalla Costituzione per assicurare a tutti le virtù del vivere civile e democratico

le dichiarazioni nel video che segue


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